Numero in formato solo testo


ISSN 1080-3521

EDUCATIONAL SYNOPSES IN ANESTHESIOLOGY

and

CRITICAL CARE MEDICINE - Italia -

Il giornale Italiano online di anestesia Vol 5 No 9 Settembre 2000


Pubblicato elettronicamente da

Vincenzo Lanza, MD

Servizio di Anestesia e Rianimazione

Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli Palermo, Italy

E-mail: lanza@mbox.unipa.it

Keith J Ruskin, MD

Department of Anesthesiology Yale University School of Medicine

333 Cedar Street, New Haven, CT 06520 USA

E-mail: ruskin@gasnet.med.yale.edu

Copyright (C) 1997 Educational Synopses in Anesthesiology and Critical Care Medicine. All rights reserved. Questo rivista on-line può essere copiata e distribuita liberamente curando che venga distribuita integralmente, e che siano riportati fedelmente tutti gli autori ed il comitato editoriale. Informazioni sulla rivista sono riportate alla fine

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In questo numero:

1 Raccomandazioni in materia di prelievo di organi (1^ parte)

Raccomandazioni in materia di prelievo di organi (2^ parte)

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Raccomandazioni in materia di prelievo di organi (1^ parte)

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Gruppo di lavoro Anestesisti - Rianimatori Club TPM-Sicilia

Pier Giorgio Fabbri
neurorianimazione@ospedalecivicopa.org
Unità Operativa Anestesia in Neurochirurgia e Terapia Intensiva Post-Neurochirurgica ARNAS-Civico  - Palermo

Indice
Centro Regionale Trapianti (CRT)
Definizione Diagnosi della morte
Certificazione della morte
Flusso operativo Osservazione e valutazione clinica
Note sulla gestione del donatore
Monitoraggio Monitoraggio ECG
Monitoraggio emodinamico
Monitoraggio respiratorio
Monitoraggio della diuresi
Monitoraggio bioumorale
Monitoraggio temperatura
Valutazione clinica del donatore Esami strumentali
ElettroEncefaloGramma
Esami strumentali necessari SE...
Situazioni che simulano la morte
Test di apnea
Periodo di osservazione Richiesta del consenso
Aventi diritto
Suggerimenti per la richiesta di consenso
Concentrazione e dosaggi farmaci
Tipizzazione tissutale
Modulistica Controindicazioni al prelievo
Cause di perdita del donatore
Valutazione idoneità degli organi Criteri esclusione rene
Criteri esclusione polmoni
Criteri esclusione fegato
Criteri esclusione cuore
Protocollo di mantenimento Mantenimento emodinamico
Mantenimento idroelettrolitico
Mantenimento della temperatura
Mantenimento neuro endocrino
Mantenimento della ventilazione
Mantenimento assetto coagulativo
Mantenimento in sala operatoria

Centro Regionale Trapianti (CRT)
Strutture operative
La sede operativa del Centro Regionale per i Trapianti (CRT) della regione Sicilia, di cui all’art. 10 comma 1 della legge 91\99, è il Centro Regionale di Riferimento per i trapianti, istituito presso l’Istituto di Patologia generale dell’Università di Palermo con provvedimento della giunta Regionale di Governo n° 292 del 23 giugno 1994, confermato con i Decreto dell’Assessore Regionale per la Sanità n° 12979 del 3 novembre 1994 e 30206 del 6 ottobre 1999.

Sono strutture operative decentrate del CRT:

  1. I Coordinamenti di area (CAT) istituiti presso le Aziende Ospedaliere Civico di Palermo, Garibaldi di Catania e Policlinico di Messina con Decreto dell’Assessore Regionale per la Sanità n° 15745 del 12 maggio 1995 e confermati con il DAS n° 30206 del 6 ottobre 1999.

  2. I coordinatori locali nominati con DAS n°

Organigramma del Centro Regionale per i trapianti:

Il Coordinatore Regionale 

prof. Alfredo Salerno

Il Vice-Coordinatore Regionale

dr Vito Sparacino

Il Coordinatore per l’area di Pa, Ag, Tp, Cl 

 dr Pier Giorgio Fabbri

Il Coordinatore per l’area di Ct, Rg, Sr, En

dr Sergio Pintaudi

Il Coordinatore per l’area di Me

 prof. A. Sinardi

I Coordinatori locali

Il personale del CRT

       

       Compiti del Centro Regionale

Il Centro Regionale per i trapianti svolge i seguenti compiti:

Procedure operative  
Appare indispensabile adottare una serie  procedure operative codificate ed efficienti che possano assicurare un fluido e produttivo svolgimento del processo “donazione – prelievo -trapianto”,

Tale processo può essere schematizzato nelle seguenti fasi operative:

  1.  individuazione e segnalazione del potenziale donatore

  2. mantenimento del potenziale donatore

  3. accertamento della morte del donatore

  4. esecuzione delle indagini necessarie per la valutazione di idoneità degli organi al trapianto

  5. richiesta agli aventi diritto del consenso al prelievo degli organi

  6. individuazione dei Centri di trapianto responsabili degli interventi di prelievo

  7. comunicazioni con i Centri di trapianto incaricati degli interventi di prelievo

  8. trasporto delle equipes di prelievo

  9. preparazione del complesso operatorio dove saranno eseguiti gli interventi di prelievo

  10. trasporto della salma presso la camera mortuaria

  11. gestione delle pratiche di rilascio della salma ai familiari

  12. redazione e raccolta dei verbali delle operazioni di prelievo

  13. esecuzione dei test immunologici di compatibilità

  14. identificazione dei riceventi degli organi prelevati

  15. trasporto degli organi prelevati presso i centri trapianto di destinazione

  16. raccolta dei dati relativi agli organi utilizzati e agli interventi di trapianto eseguiti

Affinché tutto il processo si svolga senza intoppi è’ indispensabile stabilire una collaborazione organica e procedere ad una distribuzione pre-ordinata di compiti fra tutti coloro che sono chiamati a partecipare alle operazioni di prelievo e  il cui ruolo è egualmente indispensabile. Essi sono: il rianimatore che ha in cura il potenziale donatore, la direzione sanitaria dell’ospedale sede di prelievo, il coordinatore locale, il coordinamento di area, il coordinamento regionale, i centri di trapianto della regione, il Centro interregionale di riferimento.


Definizione di donatore d'organo

Il potenziale donatore d'organo è un paziente neuroleso in cui la funzione del tronco e del cervello è  cessata in maniera irreversibile. Legge N°578 del 29/12/93

Ministero della Sanità - Centro Nazionale Trapianti : Organizzazione - Centri per i trapianti - Dichiarazione di volontà - Formazione - Normativa - Documentazione - Statistiche

Disposizioni in materia di prelievi e di trapiantidi organi e di tessuti

LEGGE 29 DICEMBRE 1993, n. 578 (G.U. del 8-1-1994, n. 5)


lll    Diagnosi della morte

La legge N°578 del 29/12/93 codifica le modalita’ di  accertamento e certificazione della morte.


lll    Certificazione della morte

  1. Morte per arresto cardiaco:
    si certifica dopo la registrazione continua dell’E.C.G. per 20 minuti primi.
  2. Morte per cessata attività del cervello e del tronco:
    1. il medico responsabile fatta diagnosi di morte a cuore battente, avvisa la  Direzione Sanitaria e richiede la nomina della commissione.
    2. La Direzione Sanitaria provvede alla nomina della  commissione medica composta da tre sanitari:
      1. un rianimatore
      2. un medico legale
      3. un neurofisiopatologo
    3. La commissione medica nominata verifica la diagnosi di morte  attraverso:
      1. osservazione clinica per almeno 6 ore
      2. esami strumentali


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FLUSSO OPERATIVO

IDENTIFICAZIONE DEL DONATORE aaa ESAME OBIETTIVO ggg AREFLESSIA aaa E.E.G.=/>30 min

SE L' ATTIVITA’ELETTRICA CEREBRALE E' :
PRESENTE

aaa

continuare RIANIMAZIONE

ASSENTE

E.E.G.=/>30 min x 3

AVVISARE LA DIREZIONE SANITARIA
e NOMINA COMMISSIONE

INIZIO OSSERVAZIONE
e ALLERTARE C.R.R.T (Centro Regionale Riferimento Trapianti)

RICERCA DEL CONSENSO al Prelievo

CONSENSO NON CONSENSO
  • PRELIEVO LINFONODO
  • ALLERTARE SALA OPERATORIA
  • ALLERTARE EQUIPE CHIRURGICA
  • PREDISPORRE TRASPORTI
OSSERVAZIONE DI MORTE
CERTIFICATO MORTE
SALA OPERATORIA

ààà CAMERA MORTUARIA

ààà CAMERA MORTUARIA

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Osservazione e valutazione clinica

  1. Verifica dell’assenza di condizioni che possano simulare la  cessata funzione dell’cervello e del tronco
  2. Verifica dell’assenza di riflessi elicitabili nel territorio di innervazione dei nervi cranici
  3. Verifica dell’assenza di atti respiratori spontanei dopo sospensione della ventilazione meccanica ed esecuzione del Test di Apnea.
  4. Esami  strumentali: E.E.G. -  tre registrazioni dell’E.E.G. della durata di 30min.
    Solo in condizioni particolari sono utili e\o richiesti Doppler, angiografia, ed altri esami per la osservazione del circolo cerebrale .
  5. Fine della osservazione e certificazione della morte.
    La commissione medica firma il certificato di morte.
    Ora della morte e’ l’ora di inizio del 1° E.E.G. di 30 min. valido per l’osservazione.
    1. Opposizione al prelievo:
      Il medico di guardia, ricevuto il certificato di morte firmato dalla commissione, è tenuto a:
      1. fare sottoscrivere al familiare avente diritto la dichiarazione di opposizione al prelievo
      2. a sospendere l'assistenza 
      3. inviare il cadavere in camera mortuaria.
    2. Non opposizione al prelievo:
      Iniziano le operazioni di prelievo con il trasporto del cadavere in sala operatoria.

Sia in caso di consenso che di opposizione al prelievo il  familiare avente diritto deve firmare il documento di autorizzazione e/o diniego al prelievo di organi.


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NOTE SULLA GESTIONE DEL DONATORE

Trasporto  Il trasporto indipendentemente dalla distanza da percorrere  si effettua :
  • in ventilazione assistita con FiO2 adeguata
  • monitoraggio della pressione arteriosa  cruenta
  • senza interrompere le infusioni in pompa
  • prese tutte le precauzioni per mantenere  la temperatura   corporea
Accessi vascolari
  • 2 vene periferiche di calibro adeguato
  • 1 vaso centrale
  • 1 arteria radiale

- gli accessi vascolari vanno medicati sterilmente
- i prelievi per esami e le infusioni dei farmaci vanno effettuati solo attraverso rubinetti a tre vie. 

Occhi Le palpebre tenute chiuse con cerotto di carta e gli occhi  bendati con garza. Se necessario usare pomata oftalmica o  lacrime artificiali.
Tubo oro/naso tracheale - Normale manutenzione e fissaggio.
-
Porre grande cura nella sterilita’ delle manovre di aspirazione endotracheale.
Catetere vescicale - Normale manutenzione.
- Porre grande cura alla pulizia ed alla disinfezione dei genitali all’atto della cateterizzazione.
Infusioni La somministrazione di liquidi e di farmaci avviene esclusivamente attraverso l’uso di pompe e/o siringhe elettriche, sulla base della tabella delle infusioni e delle concentrazioni cui bisogna attenersi.

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Monitoraggio

Monitoraggio ECG Sei derivazioni standard
Monitoraggio emodinamico Il monitoraggio emodinamico è di tipo continuo attraverso il  display su monitor della    pressione arteriosa sistolica media e  diastolica, e della forma dell’onda.
La pressione venosa centrale puo’ essere  registrata in continuo o rilevata con         manometro ad acqua almeno ogni ora .
Nei casi necessari viene posizionato un catetere di Swan Ganz e  la pressione in arteria polmonare viene registrata in continuo.
I dati emodinamici : frequenza cardiaca  pressioni arteriose e  venose vengono annotati sulla cartella clinica con una frequenza stabilita dal medico e comunque non inferiore ad ogni ora.
Monitoraggio respiratorio Emogasanalisi:
La gasanalisi viene effettuata almeno ogni ora e comunque ogni  volta che sia ritenuta necessaria.
Saturimetria transcutanea:
indispensabile per la ottimizzazione della ossigenazione durante il test di apnea
Capnografia:
indispensabile per la ottimizzazione della ventilazione prima del test di apnea
Pressioni e volumi respiratori:
Il respiratore, fornito di display digitale, consente il controllo dei volumi e delle pressioni respiratorie.
Tutti i dati vengono annotati in cartella clinica con una frequenza stabilita dal medico e comunque non inferiore ad ogni ora.
Monitoraggio della diuresi La diuresi che a volte supera i 500 ml/h richiede un controllo continuo.
La diuresi oraria è annotata in cartella.
Monitoraggio bioumorale Una sola volta:
Tipizzazione  (presso il Centro Regionale di Riferimento)
Emogruppo
Esami sierologici: HCV - HIV - HbsAg - Citomegalovirus -Toxoplasma - Wassermann
Esami colturali: urine - broncoaspirato - sangue

Ogni ora:
    Emogasanalisi
    Elettroliti sierici se  poliuria (>300ml/h)

Ogni 6 ore almeno:
Emocromo completo - Elettroliti sierici - Elettroliti urinari - Azotemia - Glicemia
Creatininemia - Assetto coagulativo - GOT / GPT - LDH - CPK - CPK-MB -  Amilasi -    Bilirubina tototale diretta indiretta.

Monitoraggio della temperatura Attraverso una sonda termometrica posta in faringe o in vescica o a livello rettale si monitorizza la temperatura centrale in continuo

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VALUTAZIONE CLINICA DEL DONATORE
  1. Stabilire con sicurezza la causa di morte
  2. Riesaminare tutta la storia clinica
  3. Valutare la esistenza di:

    1. Controindicazioni assolute
    2. Controindicazioni relative
    3. Abitudini del donatore
  4. Valutare lo stato della perfusione e della ossigenazione
  5. Esaminare tutti i dati di laboratorio ed esami strumentali.
Esami strumentali: Elettrocardiogramma, Rx del torace, ecocardiagrafia, ecografia addominale.

ElettroEncefaloGramma:

  1. Parametri strumentali
    Nell’accertamento della condizione di cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, in concomitanza con i parametri clinici riportati in art. 3, deve essere evidenziata la presenza di silenzio elettrico cerebrale definito come “assenza di attivita’elettrica di origine cerebrale spontanea e provocata, di ampiezza superiore a 2 microVolt su qualsiasi regione del capo per una durata continuativa di 30 min.”.
  2. Metodologia strumentale
    La condizione di silenzio elettrico cerebrale deve essere accertata con la seguente metodologia:
    utilizzazione di almeno 8 elettrodi posti simmetricamente sullo scalpo, secondo il Sistema 10-20 internazionale, in modo da esplorare tutte le aree cerebrali (Fp2,C4,T4,02,Fp1,C3,T3,01);
    le derivazioni possono essere bipolari con distanza interelettrodica non inferiore a 10 cm. e/o monopolari (con elettrodi di riferimento biauricolari);
    le impedenze elettrodiche devono essere comprese tra 0.1 e 10 KOhms;
    l’amplificazione deve essere di 2mcroVolt/mm. e la calibrazione con deflessione positiva o negativa di 5 mm. per un segnale di 10 microVolt;
    nel corso della registrazione vanno utilizzate almeno due costanti di tempo (di 0.1 e 0.3 sec.);
    durante l’esame va ripetutamente valutata la reattività nel tracciato EEGrafico a vari tipi di stimolazione sensoriale (acustiche, nocicettive);
    la durata di ciascuna seduta di registrazione EEGrafica deve essere di almeno trenta minuti;
    le registrazioni EEGrafiche vanno effettuate su carta al momento della determinazione della condizione di cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo e ripetute a meta’ ed alla fine del periodo di osservazione.
  3. Accorgimenti tecnici
    Poichè artefatti provenienti dall’ambiente di registrazione e/o dal paziente in esame, possono essere responsabili di attivita’ ritmica, pseudoritmica o sporadica che si riflette su ogni elettrodo registrante posto sullo scalpo,occorre su di un totale di non meno 8 canali di registrazione,dedicare:
     1 canale di registrazione all’ECG ;
     1 canale di registrazione all’attività bioelettrica derivata da regioni extracefaliche (es. sul dorso della mano).
    Qualora sia necessario, sospendere momentaneamente il funzionamento degli apparati di rianimazione e di monitorizzazione.
    In caso siano presenti abbondanti artefatti muscolari che possano mascherare l'attività cerebrale sottostante, o simularla creando quindi problemi di interpretazione, si consiglia di ripetere la registrazione dopo somministrazione di farmaci che bloccano la funzionalità della placca neuromuscolare (es.succinilcolina 20-40 mg. ev).
  4. Personale addetto
    L’esecuzione delle indagini EEGrafiche deve essere effettuata da tecnici di neurofisiopatologia sotto supervisione medica.
    In mancanza di tale figura professionale, in via transitoria e ad esaurimento e sempre sotto supervisione medica, l’esecuzione degli esami può essere affidata a tecnici e/o infermieri professionali adeguatamente formati a svolgere tali mansioni.

ESAMI STRUMENTALI SUPPLETIVI 

    IN CASO DI:

A-    ETA’ < 1 ANNO
B-    PRESENZA DI FATTORI CHE POSSONO SIMULARE LA MORTE
C-    CAUSA DI MORTE NON NOTA
D-    IMPOSSIBILITA’DI VALUTARE RIFLESSI DEL TRONCO
E-    IMPOSSIBILITA’DI ESEGUIRE EEG

    E’ NECESSARIO:
   
1 - ANGIOGRAFIA DEI VASI CEREBRALI (Valore legale)
    PUO’ SERVIRE:
   
2 - MISURAZIONE DELLA PRESSIONE DI PERFUSIONE CEREBRALE (P.P.C.)
         (*) P.P.C. = 0
aa FLUSSO = 0                     (Valore solo diagnostico)
    3 - DOPPLER DEI VASI INTRACRANICI       (Valore solo diagnostico)
    4 - STUDIO CON TRACCIANTI RADIOATTIVI (Valore solo diagnostico)
    5 - S.P.E.C.T.                                             (Valore solo diagnostico)

(*) P.P.C.= P.A.M.- P.I.C.
P.A.M. = pressione arteriosa media; P.I.C. = pressione intracranica


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