S.I.A.A.R.T.I Linee guida On-line |
LINEE-GUIDA SIAARTI
Raccomandazioni per il monitoraggio di minima del paziente durante anestesia
Nello
spirito, prospettive ed auspici dellEuropa Unita,
la SIAARTI pubblica questa normativa analogamente a
quanto già effettuato da altre Società Scientifiche
Europee. La Società inoltre si augura che le raccomandazioni, qui nella loro II edizione, possano risultare utili ai Colleghi al fine di sensibilizzare gli enti gestionali alla assunzione degli opportuni provvedimenti comunitari. I Edizione febbraio 1990. II Edizione giugno 1996. Il monitoraggio delle funzioni vitali è un importante componente dellanestesia ed il suo potenziamento nella pratica anestesiologica consente di elevare la sicurezza dellanestesia migliorando il livello di assistenza al paziente.Un appropriato controllo del paziente può consentire in alcune condizioni cliniche di rilevare tempestivamente alterazioni delle funzioni vitali determinate da effetti secondari dei farmaci, da guasti alle apparecchiature e da alterazioni fisiopatologiche connesse allintervento. Gli standard di monitoraggio minimo durante anestesia proposti nel 1986 dal Dipartimento di Anestesia della Harvard Medical School 1 sono stati ampiamente accettati ed applicati negli Stati Uniti ed adottati dalla American Society of Anesthesiologists 2. Analoghi standard sono stati proposti in vari Paesi europei ed in Sud Africa 3-7. Questo documento, elaborato dal "Gruppo di Studio SIAARTI per la Sicurezza in Anestesia e Terapia Intensiva", ha carattere di raccomandazione. Esso potrà essere soggetto a ulteriori future revisioni al fine di risultare adeguato allevoluzione clinica e tecnologica della nostra specialità e ci si auspica possa essere integrato in future normative. |
INDICE:
Assistenza al paziente durante anestesia
generale
Controllo dei presidi tecnici e
farmacologici
Controllo clinico e strumentale degli
scambi respiratori
Controllo clinico e strumentale della
funzione cardiocircolatoria
Controllo della temperatura
Controllo della funzione neuromuscolare
Registrazione dei parametri monitorati
Appendice
Bibliografia
Limpiego di un monitoraggio
strumentale di minima non esime lanestesista dalla continua
e scrupolosa osservazione clinica del paziente. A giudizio
dellanestesista responsabile i livelli di monitoraggio
strumentale qui raccomandati potranno essere opportunamente
adattati al caso clinico o potenziati in particolari condizioni
patologiche, come avviene nella cardiochirurgia e nella
neurochirurgia.
Nel definire i sistemi di monitoraggio proposti nel presente
documento è stato tenuto conto delle loro caratteristiche di
semplicità di impiego, attendibilità, precisione e non
invasività.
Tutte le apparecchiature proposte non vanno intese come semplici
sistemi di allarme, ma forniscono un indispensabile sistema di
monitoraggio dei parametri fisiologici del paziente utili anche
per la valutazione dei parametri funzionali e della loro
evoluzione nel tempo.
Nel testo che segue il carattere del monitoraggio verrà distinto
in "continuo" e "periodico".
Per "continuo" si deve intendere
"prolungato e senza interruzioni nel tempo". Questa
caratteristica è tipica di talune tecniche quali il monitoraggio
dellECG, della temperatura, della ventilazione, della
concentrazione di CO2 di fine espirazione e della saturazione di
ossigeno.
Col termine "periodico" si deve intendere
"regolarmente ripetuto a brevi intervalli di tempo".
Detto termine va riferito allosservazione del paziente,
alla registrazione dei parametri strumentali o a particolari
tecniche di monitoraggio che eseguono rilevamenti automatici non
continui ma programmati nel tempo (es. pressione arteriosa
incruenta misurata con sfigmomanometro).
Per attrezzatura "disponibile" deve intendersi un
dispositivo non fisicamente presente in sala operatoria, bensì
prontamente reperibile in caso di necessità.
Assistenza al paziente durante anestesia generale
Assistenza
continua nelle tecniche di anestesia e sedazione
Lanestesia generale deve essere eseguita da un medico
qualificato per tale prestazione: la sua presenza continua è
necessaria per il controllo dellanestesia e delle funzioni
vitali del paziente. Lo stesso criterio si applica
allanestesia regionale o a quelle tecniche di sedazione che
possono comportare rischio di perdita della coscienza,
complicanze respiratorie o cardiocircolatorie correlate a dette
metodiche.
Necessità
di controllo a distanza
Nel caso in cui esista un temporaneo rischio per il personale di
anestesia (ad esempio impiego di raggi X o di radioterapia) il
controllo diretto del paziente potrà essere sostituito, a
giudizio esclusivo delloperatore e per un breve intervallo
di tempo, da un adeguato controllo a distanza con possibilità di
osservazione del paziente e dei parametri monitorati.
Sostituzione
tra anestesisti
Lanestesista che inizia la sua attività su un paziente di
norma la conclude. Qualora ciò non fosse possibile,
lanestesista che subentra deve ricevere adeguate
informazioni sullandamento dellanestesia e sulla
regolazione delle apparecchiature.
Si raccomanda che sulla cartella di anestesia vengano registrati
il momento in cui avviene la sostituzione ed i principali
parametri del paziente in quel momento.
Controllo dei presidi tecnici e farmacologici
Si raccomanda che prima di iniziare lanestesia venga attentamente controllato il corretto funzionamento delle apparecchiature da impiegare e dei collegamenti con le fonti dei gas. Deve inoltre essere verificata la disponibilità dei farmaci e dei presidi tecnici sia duso ordinario che per lemergenza. Si raccomanda la presenza di un analizzatore di gas anestetici qualora si utilizzi un circuito chiuso a bassi flussi. Per il controllo dellapparecchio di anestesia si rimanda al documento SIAARTI sullargomento 1-8.
Controllo clinico e strumentale degli scambi respiratori
Ossigenazione
Al fine di assicurare al paziente una adeguata concentrazione di ossigeno nella miscela inspirata, nel sangue e nei tessuti durante lanestesia, si raccomandano lesecuzione dei seguenti accertamenti:
Determinazione
della concentrazione inspirata di ossigeno
È raccomandato limpiego su ogni apparecchio di anestesia
di un analizzatore di
ossigeno per la
misurazione in continuo della concentrazione del gas nella
miscela inspirata. Tale dispositivo deve essere dotato di
allarme, acustico e visivo, di concentrazione minima e massima.
Valutazione
della ossigenazione del sangue e dei tessuti periferici.
Oltre alla periodica valutazione clinica del paziente si
raccomanda lutilizzo del saturimetro
a polso quale
metodo quantitativo di valutazione della ossigenazione. Il
controllo della saturimetria andrà protratto sino alla
dimissione dalla sala operatoria.
In ogni fase dellanestesia
è necessario il controllo della ventilazione che deve essere
effettuato mediante le seguenti metodiche:
1. Durante unanestesia di breve durata con ventilazione
spontanea o controllata in maschera alcuni segni clinici quali
lescursione della gabbia toracica, losservazione
delle variazioni di volume del pallone respiratorio,
lauscultazione del torace, unitamente al colore della cute
e delle mucose, possono essere considerate rilevazioni adeguate.
2. Durante ventilazione meccanica controllata con intubazione
tracheale si raccomanda che la ventilazione del paziente sia
monitorata, oltre che coi suddetti segni clinici, mediante i
seguenti sistemi:
a) uno spirometro, con sensore posto sulla linea
espiratoria, per la misura dei volumi espirati dal paziente;
b) un capnometro, per la determinazione del valore di CO2 di
fine espirazione.
Entrambe le apparecchiature dovranno essere dotate di allarmi,
acustici e visivi, del valore massimo e minimo.
Monitoraggio della connessione del paziente al circuito di
anestesia.
Si raccomanda che il ventilatore sia dotato di un sistema di
allarme acustico sulla pressione di insufflazione in grado di
segnalare la deconnessione del paziente quando la pressione nel
circuito di anestesia scende sotto un valore prestabilito
dalloperatore per un intervallo di tempo superiore a 20
secondi. Anche lo spirometro, ma soprattutto il capnometro,
rappresentano utili sistemi di allarme in caso di deconnessione dal ventilatore.
Controllo clinico e strumentale della funzione cardiocircolatoria
Oltre alla periodica valutazione
clinica della funzione cardiocircolatoria si raccomanda che ogni
paziente sia monitorato con ECG
e frequenza cardiaca in continuo durante anestesia generale. Tale
controllo andrà protratto sino alla dimissione dalla sala
operatoria.
Si raccomanda che durante anestesia generale la pressione
arteriosa venga determinata con una periodicità suggerita dalle
condizioni cliniche del paziente e comunque ad intervalli non
superiori a 10 minuti. Utili informazioni sullo stato emodinamico
possono derivare anche dalla capnometria.
Durante ogni anestesia deve essere
assicurato il mantenimento di una adeguata temperatura corporea
del paziente. Allo scopo lanestesista può avvalersi dei
segni semeiologici; tuttavia si raccomanda che sia prontamente
disponibile un metodo di misurazione in continuo della
temperatura del paziente in ogni reparto operatorio.
Quando siano previsti pazienti a rischio per ipertermia maligna o
quando è previsto limpiego di tecniche intenzionalmente
dirette a modificare la temperatura del paziente (ipotermia) la
temperatura corporea deve essere monitorata in modo continuo.
Utili informazioni possono derivare anche dalla capnometria.
Controllo della funzione neuromuscolare
Si raccomanda la pronta disponibilità di un semplice dispositivo di monitoraggio della trasmissione neuromuscolare per la valutazione della miorisoluzione.
È consigliabile che le apparecchiature proposte siano munite di sistemi di registrazione dei parametri monitorati con possibilità di riprodurre quanto avvenuto immediatamente prima e dopo levento che ha innescato lallarme.Si raccomanda che tutti i parametri sotto osservazione clinica e strumentale in corso di anestesia trovino adeguata documentazione sulla relativa cartella.Procedure particolari potranno richiedere linterruzione del monitoraggio strumentale: sarà cura dellanestesista precisare nella cartella il momento e le ragioni dellinterruzione. In tale evenienza si raccomanda di potenziare losservazione clinica.
Standard per gli strumenti raccomandati
Gli strumenti indicati, oltre a sottostare alle norme generali e specifiche per la sicurezza elettrica (norme IEC 601.1; CEI 62.5) e le relative norme particolari, debbono anche risultare in accordo con le vigenti norme CEN.
1. Eichhorn JH et al. Standards for patient
monitoring during anesthesia at Harvard Medical School. JAMA,
1986;256(8):1017-20.
2. American Society of Anesthesiologists. Standards for basic
intra-operative monitoring. ASA Newsletter 1986;50(12):12.
3. European Academy of Anaesthesia. International Task Force on
Safety in Anaesthesia. Eur J Anaesth, 1993;10:1-44.
4. Belgian Standards for safety in anaesthesia. Acta Anaesth Belg
1989;40:231-8.
5. Canadian Anesthetist Society. Guidelines to the practice
of anesthesia. 1993.
6. Guidelines for anaesthesia care in Nordic countries. Acta
Anaesthesiol Scand, 1992;36:741-4.
7. South Africa Society of Anaethetists. Guidelines for practice.
1990.
8. Gruppo di studio per la sicurezza in anestesia e terapia
intensiva. Il controllo dellapparecchio di anestesia.
Siena: Edizioni la Mandragola, 1992.
Coordinatore: Ida Salvo.
Componenti: Alma Accorsi, Gualtiero Bellucci, Gabriella Bettelli, Luigi Bianchetti, Antonio Braschi, Edoardo Calderini, Andrea De Gasperi, Rossana Fiori, Nicola Francavilla, Giulia Frova, Rocco Giuliani, Paolo Gregorini, Gaetano Iapichino, Tullio Lucanto, Salvatore Montanini, Gianmaria Paolillo, Roberto Pattono, Aldo Vito Peduto, Antonio Pesenti, Flavia Petrini, Lucia Piazza, Paolo Pietropaoli, Paolo Ruju, Riccardo Santagostino, Gennaro Savoia, Maurizio Solca, Luigi Stella, Mario Tavola, Giorgio Torri, Rosalba Tufano, Massimo Valente, Sergio Vesconi, Elena Zoia, Paolo Zuccoli.