TESTS di autovalutazione
Per ogni gruppo di domande
(A, B, C, D, E,) potrete rispondere con vero (V) o falso (F).
La griglia delle risposte sarà inviata per E.mail a chi
ne farà richiesta inviando un messaggio a LANZA@ MBOX.UNIPA.IT
contenente
la seguente frase:
griglia risposte di autovalutazione : sessione *** (specificare la sessione di riferimento).
Potrete, allora, confrontare
le vostre risposte con la tabella tipo e stabilire il vostro punteggio
contando:
+1 se avete segnato correttamente
vero (V) o falso (F)
-1 se avete segnato in
maniera errata
0 se non avete dato risposta
INDICE DELLE SESSIONI:
Potrete esaminare i Tests
in linea sfogliando le pagine di questo documento o copiando il
file ed usando il programma blocco note per leggerlo. Per copiare
il file fate click sulla seguente frase :COPIA IL FILE
e salvando il documento sul vostro computer
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FARMACOLOGIA DELL'ANESTESIA
B1 - I seguenti fattori
sono in grado di aumentare la durata dell'anestesia
ottenuta con 4 mg/Kg di tiopentone:
A - aumento della frazione libera
B - diminuizione della clearance plasmatica
C - induzione enzimatica
D - diminuizione della gittata cardiaca
E - età avanzata
B2 - Il propofol:
A - riduce la risposta ventilatoria alla CO2
B - diminuisce la sensibilità barorecettoriale
C - aumenta la pressione intraoculare
D - determina un'istaminoliberazione
E - potenzia l'effetto dei miorilassanti
B3 - L'etomidate:
A - può essere iniettato per via intramuscolare
B - aumenta notevolmente la frequenza cardiaca
C - riduce la cortisolemia
D - aumenta il flusso ematico cerebrale
E - può scatenare convulsioni
B4 - Il tiopentone è un ipnotico
ad azione breve perchè:
A - è metabolizzato rapidamente dal fegato
B - è ridistribuito rapidamente nei muscoli
C - è somministrato rapidamente endovena
D - induce tachifilassi
E - determina rilasciamento muscolare
B5 - La ketamina:
A - possiede proprietà analgesiche
B - è eliminata prevalentemente in forma attiva nelle urine
C - aumenta il tasso plasmatico di catecolamine
D - riduce il flusso ematico cerebrale
E - produce rilasciamento muscolare
B6 - Il midazolam si differenzia
dal flunitrazepam per:
A - il legame minore alle proteine
B - assenza di passaggio transplacentare
C - differente biodisponibilità per os
D - emivita d'eliminazione più breve
E - indicazione prioritaria nel soggetto
in stato di shock
B7 - Proprietà delle benzodiazepine
nell'uso anestesiologico:
A - assenza di effetto istaminoliberatore
B - potenziamento costante degli effetti sedativi quando somministrate in associazione
C - diminuizione della risposta ventilatoria alla CO2
D - aumento del consumo di O2 miocardico
E - riduzione del consuno di O2
cerebrale
B8 - La scelta delle benzodiazepine per l'induzione dell'anestesia
è fondata su:
A - l'amnesia anterograda da esse determinata
B - la potenza della loro azione ipnotica
C - la possibilità di praticare anestesia di tipo ambulatoriale
D - la conoscenza di un terreno atopico
E - loro irrilevante effetto depressivo
sul sistema cardiovascolare
B9 - L'anexate (R) è caratterizzata
dalla sua:
A - struttura simile a quella dell'acido gamma-aminobutirrico
B - struttura chimica simile a quella del midazolam
C - fissazione alle proteine del 50%
D - liposolubilità elevata (coefficente di ripartizione etanolo/acqua = 14)
E - idrosolubulità, che spiega
la buona tolleranza venosa
B10 - La farmacocinetica del flumazemil
(Anexate (R)) ha le seguenti caratteristiche:
A - la sua fissazione sui recettori centrali è più prolungata di quella del diazepam
B - la via enterale è poco efficace per un effetto importante di primo passaggio epatico
C - l'emivita di eliminazione è in media di 50-60 minuti
D - l'emivita di eliminazione è sovrapponibile a quella del diazepam
E - possiede dei metaboliti attivi che
prolungano la sua durata d'azione
B11 - Le seguenti frasi si applicano
all'uso terapeutico dell'Anexate (R):
A - permette di annullare gli effetti farmacologici centrali delle benzodiazepine
B - permette il risveglio dal coma etilico
C - nausea e vomito sono gli effetti collaterali quando è utilizzato alle dosi consigliate,
dopo un'anestesia generale in cui si sono adoperate benzodiazepine
D - nell'insufficenza coronarica, la sua iniezione si accompagna frequentemente a tachicardia ed ipertensione
E - è molto utile nella diagnosi
eziologica di un coma di incerta natura
B12 - Il protossido d'azoto:
A - induce l'anestesia se somministrato in circuito semichiuso o chiuso rispetto ad un circuito aperto
B - non attraversa la barriera ematoencefalica
C - il suo "effetto secondo gas" non avviene se la somministrazione è preceduta da denitrogenazione
D - può provocare vomito al risveglio
E - aumenta l'evaporazione di un anestetico
quando si trova nella miscela di gas che attraversa l'evaporatore
B13 - L'isoflurane:
A - deprime in misura minore dell'alotano la funzione miocardica
B - mantiene la gittata cardiaca grazie ad un aumento del precarico
C - possiede un effetto vasodilatatore più marcato di quello dell'alotano
D - preserva i riflessi barocettoriali meglio dell'alotano
E - in presenza di adrenalina ha un
effetto aritmogeno meno importante rispetto all'alotano
B14 - L'isoflurane:
A - è un isomero dell'enflurane
B - possiede una pressione di vapor saturo vicina a quella dell'enflurane
C - teoricamente può essere somministrato con un evaporatore per alotano
D - possiede una MAC inferiore a quella dell'alotano
E - è meno solubile nel sangue
rispetto all'alotano
B15 - L'enflurane:
A - possiede una MAC più elevata di quella dell'alotano
B - non contiene stabilizzanti
C - può determinare la comparsa di mioclonie all'induzione
D - deprime la ventilazione più dell'alotano e dell'isoflurane
E - deprime la trasmissione neuromuscolare
più dell'alotano
B16 - L'anestesia con 1.3 MAC di
alotano in ventilazione spontanea può accompagnarsi:
A - PaCO2 vicina a 70 mmHg
B - peggioramento della vasocostrizione polmonare ipossica
C - aumento della frequenza respiratoria
D - riduzione del volume corrente
E - risoluzione del broncospasmo nell'asmatico
B17 - L'utilizzazione della neostigmina per antagonizzare gli effetti dei curari non depolarizzanti
può essere messa in discussione
nelle seguenti patologie:
A - pazienti in terapia con beta-bloccanti
B - insufficenza respiratoria cronica broncospastica
C - turbe della conduzione intracardiaca
D - insufficenza renale cronica
E - anastomosi digestive multiple
B18 - I fasci midollari sotto elencati
partecipano alla trasmissione dei messaggi nocicettivi?
A - fascio spinotalamico
B - fascio spinoreticolare
C - fascio spinoreticolotalamico
D - fascio piramidale
E - cordoni posteriori del midollo
B19 - Il naloxone:
A - reverte sempre la depressione respiratoria e l'analgesia degli agonisti e degli agonisti-antagonisti
B - possiede un'azione cardiovascolare propria
C - interferisce con i metaboliti di degradazione dell'etanolo
D - non determina sindromi di astinenza nei soggetti morfino-dipendenti
E - riduce la pressione intraoculare
aumentata dagli agonisti
B20 - La nifedipina:
A - riduce il post-carico
B - riduce il MVO2
C - riduce la frequenza cardiaca
D - determina una vasodilatazione coronarica
E - aumenta la durata della diastole
B21 - I seguenti beta-bloccanti sono
cardioselettivi:
A - Metoprololo (Lopresor, Seloken)
B - Nadololo (Corgard)
C - Propanololo (Inderal)
D - Pindololo (Visken)
E - Sotalolo (Sotalex)
B22 - La dobutamina:
A - ha effetto cronotropo positivo
B - ha effetto inotropo positivo
C - aumenta la gittata cardiaca
D - aumenta la pressione capillare polmonare
E - riduce il flusso plasmatico renale
B23 - Il flunitrazepam:
A - diminuisce la pressione arteriosa
B - riduce la pressione di riempimento
C - riduce il consumo di ossigeno del miocardio
D - aumenta la differenza artero-venosa di O2
E - ha un effetto dromotropo negativo
B24 - La ketamina è un'agente
di induzione di scelta:
A - nei soggetti "allergici" (terreno atopico)
B - nel soggetto in shock
C - nel traumatizzato cranico
D - nell'iperteso
E - nel coronarico
B25 - La pressione arteriosa è ridotta nell'induzione dell'anestesia da:
A - tiopentone
B - ketamina
C - propofol
D - flunitrazepam
E - diazepam
B26 - Nell'insufficenza renale si osservano le seguenti modificazioni della farmacocinetica
A - diminuizione della clearance renale d'eliminazione
B - riduzione del catabolismo epatico
C - riduzione della frazione plasmatica libera
D - aumento costante del volume di distribuzione
E - ridotta sensibilità dei recettori
B27 - L'emivita di un farmaco:
A - permette di adattare gli intervalli delle somministrazioni
B - è legata alla costante d'eliminazione Ke
C - è indipendente dalla concentrazione plasmatica
D - permette, quando si conosce il volume di distribuzione, di determinare la clearance del farmaco
E - interviene nella determinazione
del tempo necessario per raggiungere la concentrazione d'equilibrio
B28 - In gravidanza si osservano le seguenti modificazioni farmacocinetiche:
A - aumento del volume di distribuzione
B - riduzione del catabolismo
C - aumento della clearance renale d'eliminazione
D - riassorbimento polmonare più rapido
E - esistenza di un catabolismo fetale
e placentare
B29 - In un bambino, la velocità di induzione di un'anestesia effettuata con alogenati
in maschera, dipende da:
A - ventilazione del paziente
B - concentrazione dell'anestetico somministrato
C - gittata cardiaca del paziente
D - MAC dell'alogenato
E - liposolubilità dell'anestetico
utilizzato
B30 - La concentrazione alveolare minima di un anestetico (MAC):
A - può variare secondo l'età del paziente
B - permette di comparare la farmacodinamica di differenti anestetici, ma non possiede valore in clinica
C - è il valore mediano della curva dose-effetto di un anestetico per inalazione
D - corrisponde praticamente alla concentrazione inspiratoria dell'anestetico sotto la quale non si può
scendere per avere anestesia
E - è stata stabilita con l'osservazione di un fenomeno semplice come il movimento di un paziente
dopo uno stimolo nocicettivo standardizzato
B31 - La biotrasformazione dei farmaci che possiedono una clearance epatica elevata:
A - dipende dal flusso ematico epatico
B - diminuisce con l'ipovolemia
C - è tipica dei composti polari (non lipofili)
D - è in relazione al volume di distribuzione di un farmaco
E - può essere alterata nei pazienti
trattati con cimetidina
B32 - Un blocco neuromuscolare leggero indotto con pancuronio è caratterizzato da:
A - potenziamento post-tetanico
B - assenza di facilitazione post-tetanica
C - fatica tetanica
D - assenza di risposta al "treno di quattro"
E - assenza di risposta allo stimolo
singolo
B33 - La fosfodiesterasi può essere inibita:
A - dalla digitale
B - dalla dobutamina
C - dall'amrinone
D - dall'aminofillina
E - dalla caffeina
B34 - I vasopressori sono controindicati nello shock:
A - anafilattico
B - ipovolemico
C - cardiogeno
D - settico
E - vasoplegico
B35 - La morfina:
A - è esterificata nel fegato
B - si fissa per il 30% alle proteine plasmatiche
C - possiede un'estrazione epatica inferiore a quella del metadone
D - ha una liposolubilità identica a quella dell'alfentanil
E - è più potente della
meperidina
B36 - I seguenti oppiacei sono capaci di indurre istaminoliberazione:
A - fentanyl
B - morfina
C - meperidina
D - sulfentanil
E - nalbufina
B37 - Le benzodiazepine si fissano ad un recettore per produrre i loro effetti. Questo recettore:
A - è un recettore GABAergico
B - è accoppiato ai canali del Na+
C - è accoppiato ai recettori per i barbiturici
D - fissa un antagonista specifico che inibisce tutte le azioni farmacologiche delle benzodiazepine
10-15 minuti dopo la loro iniezione endovenosa
E - fissa delle sostanze che scatenano azioni farmacologiche inverse a quelle osservate con le
benzodiazepine: eccitabilità,
convulsioni, ansia
B38 - La cinetica d'azione di una benzodiazepina dipende:
A - dalla sua liposolubilità
B - dalla via di somministrazione
C - dalla cinetica di distribuzione
D - dalla sua affinità per i recettori
E - dal suo volume di distribuzione
e dalla sua clearance
B39 - Il Protossido d'Azoto:
A - è più pesante dell'aria
B - è contenuto in bombole che possono funzionare qualunque sia la loro posizione
C - il contenuto di una bombola è calcolato moltiplicando il volume di un litro della bombola
per la pressione letta sul manometro
D - è contenuto in una bombola che deve essere protetta dal freddo
E - costa circa dieci volte l'O2
B40 - Il Protossido d'Azoto:
A - diffonde rapidamente
B - è fortemente solubile nel sangue
C - si caratterizza per una concentrazione alveolare che aumenta rapidamente all'inzio dell'inalazione
D - aumenta ancora più in fretta negli alveoli quando è somministrata in circuito chiuso
E - aumenta, all'inizio dell'inalazione, la concentrazione alveolare di un anestetico alogenato
somministrato contemporaneamente
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ANESTESIA NELLE SPECIALITA'
1. In corso di travaglio il dolore
determina:
A- Nessuna modificazione
B- Ripercussione emodinamiche e respiratorie
C- Modificazioni dell'equilibrio acido-base
D- Ripercussioni ormonali
E- Ripercussioni fetali
2. L'anestetico locale di scelta
nella anestesia peridurale in travaglio di parto:
A- Lidocaina 2%
B- Marcaina 0.125% - 0.25%
C- Marcaina 0.5%
D- Etidocaina 1%
E- Clorprocaina 1.5% - 2%
3. Effetti dell'anestesia peridurale
in corso di travaglio:
A- Blocco simpatico
B- Blocco motore marcato
C- Estensione dell'anestesia da T4 a S5
D- Scomparsa dell'ipercinesia uterina
E- Rilasciamento dei muscoli pelvici
e del perineo
4. Controindicazioni assolute dell'anestesia
peridurale in ostetricia:
A- Rifiuto della partoriente
B- Scoliosi del tratto lombo-sacrale
C- Diabete
D- Turbe coagulative
E- Cardiopatie
5. Prevenzione dell'ipotensione secondaria
ad anestesia peridurale e spinale nel taglio cesareo:
A- Atropina
B- Preriempimento
C- Efedrina
D- Decubito laterale
E- Metaraminolo in infusione
6. L'anestesia loco-regionale nel
taglio cesareo determina:
A- Maggiore sanguinamento perioperatorio
B- Riduzione catecolamine materne ed incremento nel neonato con ottimo adattamento alla nascita
C- Efficace prevenzione dei fenomeni tromboembolici postoperatori
D- Neonato ipotonico
E- Riduzione del periodo di ileo postoperatorio
7. La funzione polmonare nel neonato:
A- Volume corrente: 5-7ml/Kg-1
B- Rapporto VD/VT: 0.1
C- Spazio morto anatomico: 7ml
D- Consumo O2: 100ml n-1
E- Frequenza respiratoria: 34-36
8. Farmacocinetica nel neonato:
A- Il volume di distribuzione è aumentato
B- La clearance epatica è aumentata nei neonati figli di tossicodipendenti
C- L'eliminazione è essenzialmente epatica
D- I legami proteici sono diminuiti
E- Il comportamento extracellulare nel
neonato a termine è del 60%
9. Curarizzazione del neonato e nel
lattante sino a tre mesi:
A- La placca motrice è già maturata
B- Aumento della sensibilità ai miorilassanti non depolarizzanti
C- Rispetto all'adulto c'è un raddoppio dell'emivita di eliminazione
D- E' rapida la degradazione della succinilcolina
E- Il vecuronio si utilizza a dosi di
0.5mg/Kg
10.Tecnica anestetica:
A- La premedicazione non è necessaria
B- L'anestetico inalatorio più utilizzato è l'alotano
C- L'intubazione del neonato è sempre auspicabile
D- L'apporto infusionale è di circa 4ml/Kg/h
E- L'estubazione deve avvenire a bambino
completamente sveglio
11.In anestesia pediatrica è
necessario utilizzare tubi non cuffiati fino a:
A- 2 anni
B- 4 anni
C- 8 anni
D- 6 anni
E- Indifferente
12.Nella premedicazione è
consigliabile:
A- La via intramuscolare
B- La via rettale
C- La via orale
D- La via endovenosa
E- Indifferente
13.In base alle caratteristiche farmacocinetiche
l'oppioide di scelta nella P.C.A. è teoricamente:
A- Alfentanil
B- Morfina
C- Fentanil
D- Buprenorfina
E- Pentazocina
14.Con la P.C.A.
A- Viene somministrata una minore quantità di analgesici
B- Un'infusione basale riduce il consumo di analgesici
C- E' più importante la possibilità di controllo che non il controllo totale del dolore
D- Fans ed a-agonisti non influenzano il consumo di oppioidi
E- Le dosi possono facilmente essere
standardizzate
15.Nella ventilazione monopolmonare
lo shunt:
A- E' massimo dopo 5 minuti
B- E' ridotto dalla vasocostrizione
C- E' ridotto dalla vasodilatazione
D- Viene influenzato dagli anestetici inalatori
E- Viene aumentato da Ca-antagonisti
e nitroderivati
16.Le modificazioni dello scambio
gassoso nel postoperatorio sono da attribuire a:
A- Somministrazione di analgesici per il controllo del dolore
B- Alla somministrazione di elevate concentrazioni di O2 durante l'intervento
C- Elevazione della temperatura e brivido
D- Presenza di drenaggi
E- Presistenti condizioni patologiche
17.In anestesia toracica:
A- La ventilazione a torace chiuso è maggiore nel polmone indipendente modificando così la PaCO2
B- Il flusso ematico è prevalente nel polmone dipendente e la PetCO2 rimane immodificata
C- Con la toracotomia si modifica la distribuzione della ventilazione
D- Con l'apertura della pleura il polmone indipendente si collassa
E- Durante l'intervento la PetCO2 è
più elevata nel polmone dipendente
18.La valutazione preoperatoria,
in cardiochirurgia, della funzionalità cardiaca necessita
di:
A- E.C.G.
B- Ergometria
C- Ecografia e Doppler
D- Coronarografia
E- Cateterismo cardiaco Dx e Sx
19.Nel monitoraggio
A- Il cateterismo cardiaco Dx è fondamentale
B- La P.A. incruenta è sufficiente
C- Temperatura rettale da sola
D- Capnometria
E- P.V.C.
20.Anestetici dotati di forte azione
miocardiodepressiva
A- Barbiturici
B- Benzodiazepine
C- Alotano
D- Fentanil
E- Propofol
21.Durante la CEC
A- E' importante somministrare miorilassante per sopprimere il brivido
B- Può essere sospesa la somministrazione di anestetici
C- Occorre eseguire rutinariamente l'emogasanalisi
D- Frequente controllo dell'A.C.T.
E- La CEC deve essere sospesa prima
della ripresa dell'attività elettrica del cuore
22.Nei pazienti a rischio di ipertermia
maligna è opportuno
A- Una valutazione preoperatoria molto accurata
B- Non usare curari non depolarizzanti
C- Scegliere l'anestesia loco-regionale
D- Evitare il protossido d'azoto
E- Escludere gli anestetici alogenati
23.La frequenza dell'ipertermia maligna
in sala operatoria è:
A- 1/5.000
B- 1/10.000
C- 1/50.000
D- 1/100.000
E- 1/200.000
24.Segni precoci dell'ipertermia:
A- Febbre > 40 C
B- Contrattura generalizzata
C- Aritmie
D- Sudorazione profusa
E- >ETCO2
25.Quali di queste affermazioni è
vera:
A- Il TQ esplora la via estrinseca , come l'AP
B- Il TS esplora l'emostasi primaria
C- Il PTT esplora la via intrinseca e comune
D- Il tasso di fibrinogeno e il TES
E- Nessuno dei tests su indicati esplora
un deficit di F VII O F XIII
26.E' possibile evidenziare con certezza
uno stato d'ipercoagulabilità plasmatica, con i seguenti
tests:
A- AT III
B- Tasso di fribinogeno
C- ACC (sostanza anticoagulante circolante)
D- Proteina C
E- Non è possibile evidenziare
con certezza uno stato d'ipercoagulabilità plasmatica
27.Quali di queste affermazioni è
vera ?
A- Un prelievo per esami di laboratorio deve essere eseguito nel rispetto delle tecniche indicate dai patologi clinici
B- Le pappe piastriniche devono essere somministrate solo in casi accuratamente selezionati, dato il notevole potere antigenico di questi preparati
C- La sospensione di farmaci anti-Vitamina K consente il ritorno del TQ ai valori normali in 48 ore
D- Un allungamento del TS è indice di una patologia piastrinica
E- Il plasma fresco congelato rimpiazza
tutti i fattori della coagulazione, compreso l'AT III
28.Uno screening accurato dell'emostasi
è indicato:
A- Prima di qualunque intervento chirurgico
B- Durante le ultime settimane di gestazione
C- Solamente prima di un intervento di grande chirurgia
D- Solamente nei pazienti che hanno un'anamnesi positiva per patologie dell'emocoagulazione
E- Prima di eseguire un atto medico
alla cieca
29.Quali tests sono da considerare
insostituibili nell'ambito di un normale screening preoperatorio
dell'emostasi:
A- Anamnesi
B- TS
C- PLT
D- PTT
E- T. di QUICK
30.Nel diabetico operato:
A- L'adrenalina ha un ruolo essenziale nella comparsa della iperglicemia
B- La secrezione di insulina è costante
C- Vi è un aumento nel postoperatorio, del catabolismo proteico
D- Vi è un aumento nel postoperatorio dell'anabolismo proteico
E- Non vi è un aumento significativo
di infezioni
31.Effetto degli anestetici sul diabetico:
A- L'enflurano e l'isoflurano possono determinare iperglicemia
B- La neuroleptoanalgesia può dare iperglicemia
C- Forti dosi di morfinici bloccano l'aumento degli ormoni glicolitici nel postoperatorio
D- Il blocco peridurale sino a D4 garantisce il mantenimento di una normoglicemia
E- I curari interferiscono con il metabolismo
glucidico
32.Nel perioperatorio del diabetico:
A- La terapia con biguanidi deve essere sospesa 24 -48 ore prima dell'intervento
B- L'insulina deve essere somministrata per via sottocutanea
C- La somministrazione di glucosio ed insulina a flusso costante rappresenta la migliore soluzione durante l'atto chirurgico
D- In urgenza trattare la chetoacidosi durante l'intervento
E- In travaglio di parto, alla paziente
diabetica somministrare insulina sottocute
33.Controindicazioni all'anestesia
rachidea:
A- Rifiuto del paziente
B- Allergia nota agli anestetici locali
C- Malattie cardiovascolari
D- Età avanzata
E- Coagulopatie o terapia anticoagulante
34.Fattori che influenzano il livello
dell'anestesia spinale
A- Età
B- Sesso
C- Sede dell'iniezione
D- Dose dell'anestetico
E- Volume dell'anestetico
35.Il plesso brachiale è costituito
da:
A-I primi setti nervi cervicali
B-I nervi che provengono da C5-C6-C7-C8-T1
C-I nervi che provengono da C7-C8-T1-T2-T3
D-Tronchi principali che aderiscono alla superficie dell' arteria
E-Nervi circondati da strutture ossee
che impediscono la diffusione dell'anestetico
36.Il blocco più frequentemente
utilizzato:
A- Interscalenico
B- Sopraclaveare
C- Ascellare
D- Peridurale
E- Infiltrazione dei nervi radile, mediano,
cubitale
37.Complicanze più frequenti
delle tecniche di blocco del plesso brachiale:
A- Iniezione intravascolare
B- Anestesia spinale alta
C- PNX
D- Superamento della dose tossica
E- Lesioni nervose
38.Gli incidenti anestesiologici
si verificano in sala risveglio:
A- Nel 10% dei casi
B- Nel 30% dei casi
C- Nel 50% dei casi
D- Nel 75% dei casi
E- Nel 100% dei casi
39.L'ipotensione in sala risveglio
può essere determinata:
A- Riscaldamento rapido
B- Perdite ematiche in sala risveglio
C- Brivido
D- Permanenza di blocco simpatico
E- Risveglio lento
40.Il trattamento dell'ustione comprende:
A- Esposizione al freddo rapida mediante acqua corrente
B- Immersione prolungata nel ghiaccio
C- Riempimento vascolare
D- Precoce somministrazione di albumina e colloidi
E- Antibioticoterapia a scopo preventivo
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ANESTESIA E FUNZIONE
RESPIRATORIA
1. LA COMPLIANCE QUASI STATICA MISURATA
SOTTO ASSISTENZA VENTILATORIA:
A - è espressa dal rapporto tra il volume corrente e la pressione di punta
B - è sottostimata da una PEEP intrinseca non misurata
C - è aumentata dalla PEEP ed in caso di EPA
D - il suo valore è artificialmente ridotto da un broncospasmo
E - riflette esclusivamente le qualità
elastiche toraco-polmonare
2. LE RESISTENZE DELLE VIE AEREE
(RVA):
A - i piccoli bronchi sono responsabili della maggior parte delle RVA nel soggetto normale
B - la misura delle RVA è influenzata dal tubo endotracheale se nell'assistenza ventilatoria le pressioni sono erogate dal ventil atore
C - possono, all'espirazione, essere responsabili di un collasso bronchiale
D - sono definite dal rapporto tra il flusso di fine espirazione e la resistenza
E - possono essere calcolate a fine
espirazione anche in assenza di plateau
3. LA PRESSIONE MISURATA A LIVELLO
DELLE VIE AEREE:
A - diventa uguale alla pressione alveolare quando il flusso è nullo
B - esprime la pressione trans-toracopolmonare
C - permette il calcolo del lavoro meccanico ventilatorio in ventilazione spontanea
D - esprime a fine espirazione il valore di PEEP intrinseca
E - si eleva a fine insufflazione se
la compliance diminuisce o se le resistenze delle vie aeree aumentano
4. IL VOLUME ESPIRATO IN VENTILAZIONE
ASSISTITA:
A - indica, se stabile, che il volume di fine espirazione è uguale alla CFR
B - diviso per la differenza tra la pressione di picco e quella di plateau dà il valore di compliance quasi statica
C - è uguale alla compliance toraco-polmonare moltiplicato per la resistenza
D - necessita di un flusso elevato se il polmone è poco compliante
E - è a basso flusso se è
presente un broncospasmo
5. UNA CURVA PRESSIONE-VOLUME PERMETTE
DI MISURARE:
A - la compliance polmonare
B - la resistenza delle vie aeree
C - la capacità vitale
D - la capacità funzionale residua
E - il volume di chiusura
6. IN CORSO DI ANESTESIA GENERALE:
A - la caduta della PaO2 abitualmente osservata è in corrispondeza delle turbe della diffusione
B - la capacità funzionale residua aumenta nell'adulto da 400 a 700 ml
C - delle aree di atelettasia polmonare si formano all'induzione dell'anestesia a livello delle zone declivi
D - nessuna relazione si riscontra tra il volume delle zone di atelettasia polmonare (radiograficamente documentate) e la caduta della PaO2 osservata durante l'anestesia
E - l'utilizzazione di un basso livello
di PEEP può evitare la formazione di microatelettasie
7. LA SATURAZIONE ARTERIOSA D'OSSIGENO
(SaO2)
A - La capacità di fissazione di O2 per l'Hb è di 1.39ml/g
B - una riduzione di P50 indica uno spostamento a destra della curva di dissociazione dell'Hb
C - L'acidosi comporta un aumento dell'affinità dell'Hb per l'O2
D - la misura della saturazione in O2 è influenzata dal tasso della carbossiemoglobina.
E - la SaO2 è un buon indice
dell'apporto di O2 ai tessuti
8. LA SATURAZIONE VENOSA MISTA DI
O2 (SVO2)
A - la SvO2 è un indicatore migliore del bilancio di O2 rispetto alla PvO2
B - ogni riduzione della SvO2 indica una riduzione del trasporto di O2
C - la SvO2 è un indice dell'estrazione globale di O2 dell'organismo
D - una SvO2 elevata esclude sempre una ipossia tisuutale
E - la relazione tra la gittata cardiaca
e la SvO2 è lineare
9. IL RAPPORTO TRASPORTO (DO2) /
CONSUMO DI OSSIGENO (VO2)
A - quando la DO2 diminuisce la ridistribuzione del flusso sanguigno permette di aumentare l'estrazione di O2.
B - in condizioni normali, l'estrazione di O2 è intorno al 35%
C - si riscontra una dipendenza patologica della VO2 nei pazienti in shock cardiogeno
D - in corso di shock settico le capacità di estrazione dell'O2 sono alterate
E. gli anestetici endovenosi diminuiscono
più la VO2 rispetto gli ag. volatili
10. UNA VEMS PREOPERATORIA DI 800ml
IN UN PAZIENTE AFFETTO DA BRONCHITE CRONICA:
A - è una controindicazione formale alla realizzazione di una gastrectomia programmata
B - può beneficiare della somministrazione preoperatoria dei betamimetici
C - è un esame sufficientemente valido nell'esplorazione preoperatoria del paziente che deve essere sottoposto ad intervento chirurgico minore
D - indica la necessità di praticare fisioterapia, iniziata nel preoperatorio
E - è un volume sufficiente che
giustifica la biopsia polmonare in toracoscopia
11. LA SCINTIGRAFIA VENTILAZIONE/PERFUSIONE:
A - ha determinato l'abbandono di tecniche di broncospirometria a polmoni separati
B - permette il calcolo di una prevedibile VEMS dopo pneumectomia
C - permette di prevedere l'entità dello shunt perioperatorio e dell'ipossiemia risultante
D - fa parte del bilancio classico di ogni chirurgia polmonare
E - mostra una perfusione aumentata
nel 30% dei casi in prossimità del tumore
12. LA VO2 MASSIMALE:
A - è un parametro che valuta i sistemi polmonari e cardiovascolari nel loro insieme
B - stabilisce una relazione lineare tra il consumo di ossigeno e la ventilazione minuto
C - un suo aumento è correlato all'incidenza di complicanze polmonari
D - permette di misurare la soglia anaerobica al momento della sua realizzazione
E - può costituire una limitazione
all''effettuazione di un intervento chiururgico toracico
13. RIGUARDO GLI SCAMBI DI OSSIGENO DELL'ORGANISMO:
A - il contenuto arterioso in O2 (CaO2) si calcola attraverso la saturazione dell'ossiemoglobina (SaO2), il tasso di emoglobina (Hb) e la pressione arteriosa di ossigeno (PaO2)
B - il contenuto arterioso in O2 (CaO2) è il risultato della differenza arterovenosa in ossigeno moltiplicato il tasso di Hb
C - il trasporto di O2 (DO2) è il risultato del prodotto del CaO2 per la gittata cardiaca moltiplicato per 10.
D - il trasporto di O2 (DO2) è il prodotto dell'estrazione di O2 per 10
E - quando l'estrazione dell'O2 raggiunge
il massimo, la soglia critica di DO2, nel soggetto sano, è
di 330ml.min.-1.m2
14. UNA RIDUZIONE ESPONENZIALE DELLA
PETCO2 IN 1-2 MINUTI PUO' ESSERE SEGNO DI:
A - un arresto circolatorio
B - un distacco dal respiratore
C - un'embolia grassosa
D - un'embolia gassosa
E - una riduzione della pressione arteriosa
15. UN AUMENTO RAPIDO DELLA PETCO2
IN VENTILAZIONE SPONTANEA O CONTROLLATA PUO ESSERE IL RISULTATO:
A - di una perdita in prossimità del respiratore
B - di una somministrazione rapida di bicarbonato
C - di un'iniezione di adrenalina
D - di una ipotermia
E - di ipermetabolismo
16. UNA CADUTA PROGRESSIVA DELLA
PETCO2 SENZA MODIFICAZIONI DELL'ASPETTO DELLA CURVA IN UN PAZIENTE
TRADUCE:
A - un'ipotermia
B - una caduta della perfusione polmonare
C - una compromissione circolatoria progressiva
D - un arresto respiratorio
E - un rirespiro
17. I VAPORIZZATORI A BYPASS TIPO
FLUOTEC O ENFLURATEC HANNO LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
A - oppongono una resistenza elevata proporzionale al flusso del gas vettore
B - all'uscita dalla camera di vaporizzazione, il flusso di gas è completamente saturo in vapore
C - trasportano una concentrazione di vapore inferiore al valore affisso quando il flusso del gas vettore attraversa l'apparecchio in senso contrario
D - la concentrazione di vapore trasportata dipende dalla pressione atmosferica
E - in caso di collegamento dei due
apparecchi in serie, quello che rilascia alotano deve essere posto
a monte di quello dell'enflurano
18. RIGUARDO ALLA PRESSIONE DI VAPORE
DEGLI ANESTETICI PER INALAZIONE:
A - diminuisce quando la pressione ambientale aumenta
B - è indipendente dalla temperatura
C - il protossido d'azoto ha la pressione di vapore più alta
D - l'alotano ha una pressione di vapore più elevata rispetto all'enflurano
E - l'enflurano e l'isoflurano hanno
pressioni di vapore simili
19. UN SISTEMA ANESTETICO COSTITUITO
DA UNA VALVOLA DI NON REINALAZIONE CON UN PALLONE ALIMENTATO DA
UN FLUSSO COSTANTE DI GAS FRESCO:
A - permette di conoscere la composizione di una miscela gassosa somministrata qualunque sia il flusso di gas fresco
B - non comporta rischi di barotrauma
C - necessita un flusso di gas fresco superiore alla ventilazione minuto
D - può funzionare con un flusso di gas fresco inferiore alla ventilazione minuto
E - rilascia un volume corrente superiore
alla modificazione del volume del pallone al momento dell'insufflazione
20. IN UN CIRCUITO CHIUSO, ALIMENTATO
DA UN VAPORIZZATORE POSTO SULLA RAMPA ANESTETICA, I SEGUENTI FATTORI
INTERVENGONO NELLA CONCENTRAZIONE DI VAPORE ANESTETICO INSPIRATO:
A - il volume del circuito
B - la CFR del paziente
C - il flusso di gas fresco che alimenta il circuito
D - la captazione del vapore da parte della calce sodata
E - la costante di tempo del circuito
21. IL CIRCUITO CHIUSO:
A - permette di indurre un'anestesia per inalazione più rapidamente di un circuito aperto
B - permette di alleggerire più rapidamente l'anestesia rispetto ad un circuito aperto
C - può funzionare con un flusso di gas fesco limitato al consumo basale di O2
D - permette di insufflare un volume corrente che è la somma del volume rilasciato per la compressione del pallone ed il volume di gas fresco che penetra nel circuito durante l'insufflazione
E - permette di misurare il consumo
di ossigeno del paziente
22. RIGUARDO IL MONITORAGGIO DEL
CIRCUITO CHIUSO:
A - il manometro posto sulla branca inspiratoria permette di evidenziare tutte le pressioni anormali, qualunque ne sia la causa
B - il spirometro situato sulla branca espiratoria può misurare un volume superiore al volume corrente espirato dal paziente
C - l'analizzatore di O2 misura solamente la concentrazione di O2 ma non il flusso
D - il ritorno a zero (linea di base) del capnogramma non corrisponde ad una assenza di reinalazione di CO2
E - il non ritorno a zero non corrisponde
ad una reinalazione di CO2
23. LA COMPLIANCE DEL SISTEMA ANESTETICO
A - determina la quantità di gas che si accumula nel sistema ad una determinata pressione
B - è tanto più grande quanto maggiore è il volume interno del sistema
C - è aumentata in caso di malfunzionamento di una valvola direzionale
D - non gioca un ruolo significativo in caso di ventilazione spontanea
E - deve essere più elevata rispetto
alla compliance toraco-polmonare del paziente
24. NEI SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE
DI MAPLESON, LA COMPOSIZIONE DELLA MISCELA GASSOSA INALATA DIPENDE:
A - dal flusso di gas fresco
B - dal punto di entrata del gas fresco
C - dalla ventilazione minuto
D - dalla frequenza respiratoria
E - dal rapporto I/E
25. LA COSTANTE DI TEMPO DI UN SISTEMA
ANESTETICO
A - corrisponde al tempo durante il quale la concentrazione media dei gas che vi circolano rimane invariata
B - è influenzata dalla calce sodata
C - è tanto più grande quanto la capacità del sistema è grande
D - è tanto più grande quanto il flusso di gas fresco è elevato
E - è tanto più grande
quanto l'assorbimento alveoalre di vapore anestetico è
più importante
26. LA VASOCOSTRIZIONE IPOSSICA POLMONARE
E' INIBITA DA:
A - fentanyl
B - sufentanil
C - alotano
D - ketamina
E - tiopentone
27. IN CHIRURGIA POLMONARE CON INTUBAZIONE
CON UN TUBO A DOPPIO LUME E VENTILAZIONE MONO POLMONARE, LA PRIMA
MISURA DA PRENDERE IN CASO DI IPOSSIEMIA E':
A - PEEP 0-5 mmHg a livello del polmone dipendente
B - CPAP 5-10mmHg a livello del polmone non dipendente
C - regolare la frequenza respiratoria per mantenere una PaCO2 di 40mmHg
D - aumentare la FiO2 a 1
E - clampare l'arteria polmonare del
polmone non dipendente
28. IN CHIRURGIA POLMONARE, LA VENTILAZIONE
MONOPOLMONARE CON UNA FIO2 ELEVATA (100%) DEL POLMONE DIPENDENTE,
LIMITATA SOLO AL PERIODO OPERATORIO:
A - è sufficiente in tutti i casi ad ottenere una PaO2 soddisfacente
B - non determina una tossicità da ossigeno
C - provoca poco o per niente atelettasie da riassorbimento
D - aumenta le resistenze vascolari polmonari
E - permette un aumento del flusso sanguigno
a livello del polmone dipendente
29. LE METILXANTINE:
A - hanno un effetto qualitativo simile a quello dei B-agonisti
B - possono avere degli effetti tossici
C - diminuiscono l'efficacia dei muscoli respiratori
D - devono essere associati con preudenza ai B-agonisti perchè i loro effetti sono additivi
E - nello stato di male asmatico, la
loro migliore indicazione è la fase tardiva
30. NELL'EDEMA POLMONARE ACUTO EMODINAMICO
A - i diuretici dell'ansa agiscono innanzitutto come vasodilatatori polmonari
B - l'associazione diuretici dell'ansa e nitroderivati è preferibile ai nitroderivati usati da soli
C - i nitroderivati aumentano la gittata cardiaca
D - i digitalici sistemici devono essere sempre impiegati
E - l'aggiunta della PEEP migliora rapidamente
la situazione quando la ventilazione controllata si rende necessaria
per aumentare il reclutamento alveolare
31. LA SINDROME DI DISTRESS RESPIRATORIO
DELL'ADULTO SI CARATTERIZZA PER:
A - un edema polmonare ripartito ugualmente in tutto il parenchima polmonare
B - una riduzione della compliance toraco-polmonare
C - una pressione di filtrazione aumentata a livello capillare polmonare
D - una reversibilità delle lesioni infiammatorie allo stadio subacuto
E - uno shunt circolatorio sinistro-destro
aumentato
32. A PROPOSITO DI ARDS:
A - la decontaminazione selettiva del tubo digerente ne ha ridotto l'incidenza e la mortalità
B - la somministrazione precoce di antibiotici a largo spettro è una buona misura preventiva di complicanze infettive
C - l'applicazione di una pressione positiva di fine espirazione (PEEP) deve essere precoce
E - il volume corrente più indicato è >12ml/kg
E - l'epurazione extracorporea di CO2
è la sola metodica efficace nei casi gravi
33. A PROPOSITO DI ARDS:
A - la somministrazione precoce di metilprednisolone ad alte dosi (30mg/kg) è una buona misura preventiva
B - il NO è il vasodilatatore di scelta del circolo polmonare
C - la prostaciclina diminuisce lo shunt polmonare
D - gli anticorpi monoclonali anti TNF riducono drasticamente la mortalità
E - la somministrazione di anticorpi
antiendotossine può migliorare la prognosi nelle infezioni
da gram-
34. I seguenti vaporizzatori comportano
un compenso termico:
A - il vaporizzatore Siemens
B - l'apparecchio Abingdon
C - i Vapori (modelli antichi e moderni)
D - i Tecs 3 e 4
E - gli "Oxford Miniature Vaporiser"
35. Nella pratica clinica, con i
vaporizzatori, è importante per motivi di sicurezza:
A - non capovolgere mai il vaporizzatore prima dell'uso
B - non far passare mai il flusso importante di "flush" attraverso il vaporizzatore
C - non montare mai 2 vaporizzatori in serie
D - non riempire mai i vaporizzatori senza il "pin safety filler system"
E - impiegare soltanto dei vaporizzatori
a by-pass variabile
36. Gli alogenati provocano una caduta
della pressione arteriosa:
A - perchè diminuiscono l'inotropismo cardiaco
B - perchè riducono le resistenze vascolari sistemiche
C - perchè riducono il ritorno venoso
D - perchè riducono la gittata cardiaca
E - ma non hanno alcuna azione sulla
regolazione baroriflessa
37. La regolazione baroriflessa della
pressione arteriosa:
A - è il principale meccanismo di regolazione immediata della pressione arteriosa
B - non è influenzata dall'età
C - è perturbata in caso di ipertensione arteriosa
D - è perturbata in caso di ipotensione idiopatica
E - è perturbata in caso di neuropatia
diabetica
38. Gli alogenati deprimono la regolazione
baroriflessa:
A - questa depressione è indipendente dal tipo di alogenato
B - questa depressione è proporzionale alla concentrazione dell'alogenato
C - essa è legata ad una alterazione dei barocettori
D - essa è legata ad una alterazione centrale
E - essa è legata ad un disturbo
della via efferente dell'arco baroriflesso
39. La regolazione baroriflessa della
pressione arteriosa è depressa debolmente da:
A - alotano
B - fentanil
C - ketamina
D - tiopentone
E - etomidate
40. LA NON VISIBILITA' DI TUTTA O
PARTE DEL BORDO DESTRO DEL CUORE E' UN SEGNO ECCELENTE DI ATELETTASIA
DEL LOBO MEDIO SU UNA RADIOGRAFIA TORACICA ANTERIORE. QUESTO SEGNO
PUO ESSERE ASSENTE QUANDO:
A - il lato cardiaco del lobo atelettasico è piccolo
B - il lobo medio è risalito per retrazione del lobo superiore destro
C - il lobo medio è verticalizzato per retrazione del lobo inferiore destro
D - il lobo medio atelettasico non è più a contatto del bordo destro del cuore
E - uno dei lati scissurali del lobo
medio atelettasico è moderatamente convesso
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