E'
sottointeso che i pazienti pediatrici critici dovrebbero essere
ricoverati in specifici posti letto di terapia intensiva pediatrica
(1). Le seguenti linee guida sono
raccomandate per il ricovero e la dimissione nelle unità di terapia
intensiva pediatrica (PICUs). Lo scopo di queste linee guida è di fornire
un protocollo per il ricovero e la successiva dimissione dei pazienti
critici pediatrici. A
causa dei continui progressi in terapia intensiva pediatrica, è
necessaria una periodica revisione di questi criteri. Queste
linee guida devono essere adattate e modificate a seconda gli
indirizzi e le procedure di ogni struttura, considerando la natura e
la portata delle malattie critiche osservate in quella struttura (1) e
gli accordi per il trasferimento interospedaliero di ciascuna struttura.
Da
ciascuna struttura dovrebbe essere aggiunta a queste linee guida la
valutazione di parametri fisiologici in modo tale che i pazienti
possano essere selezionati appropriatamente dentro e fuori l'unità di terapia
intensiva.
PREPARAZIONE DI LINEE GUIDA PER UNITA' INDIVIDUALI
La seguente lista
non è esaustiva, nè è necessario per ogni PICU ricoverare
pazienti con ognuna delle condizioni citate nella lista.
Comunque, la seguente lista è stata preparata da un team
multiprofessionale per determinare quali criteri considerare quando si
stabiliscono i protocolli per il ricovero e la dimissione dei
pazienti pediatrici critici.
Inoltre, enti accreditati hanno raccomandato di specificare,
quando possibile, i
limiti dei parametri fisiologici per pianificare i criteri di
ammissione e dimissione. Per esempio, un "potassio di 6 mEq/L"
può
essere selezionato come criterio per indicare il ricovero in terapia intensiva
piuttosto che semplicemente "iperkaliemia".
CRITERI DI AMMISSIONE
Sistema respiratorio
Pazienti con malattia polmonare
o delle vie
aeree, severa o con potenziale pericolo di vita. Le
condizioni includono, ma non sono limitate a:
1. Intubazione endotracheale o
potenziale necessità di intubazione endotracheale d'urgenza e ventilazione
meccanica, indipendente dall'eziologia
2.
Malattia grave, rapidamente progressiva, dei polmoni, delle vie aeree alte o
basse, con rischio di progressione verso un insufficienza
respiratoria e/o una totale ostruzione delle vie aeree
3.
Alta richiesta di ossigeno supplementare (FiO2 >0.5),
indipendentemente dall'eziologia
4. Tracheostomia
recentemente posizionata con o senza necessità di
ventilazione meccanica
5. Barotrauma acuto che compromette le
alte o basse vie aeree
6. Richiesta molto
frequente o continua di farmaci inalati o nebulizzati che possono essere
somministrati con sicurezza in unità di cure intensive pediatriche (secondo
le linee guida dell'istituto)
Sistema cardiovascolare
Pazienti con malattia
cardivascolare severa, minacciosa per la vita, o instabile. Le
condizioni includono, ma non sono limitate a:
1. Shock
2. Post-rianimazione cardiopolmonare
3.
Aritmie minacciose per la vita
4. Scompenso cardiaco congestizio instabile, con o senza
necessità di
ventilazione meccanica
5. Malattia cardiaca
congenita con situazione cardiorespiratoria instabile
6. Dopo procedure
intratoraciche e cardiovascolari ad alto rischio
7. Necessità di monitoraggio delle pressioni
arteriosa, venosa centrale o arteriosa polmonare
8. Necessità di stimolazione cardiaca temporanea
Sistema
neurologico
Pazienti con malattia neurologica instabile
o ad attuale o potenziale pericolo di vita. Le condizioni
includono, ma non sono limitate a:
1. Crisi epilettiche, non rispondenti alla terapia o che
richiedono infusione continua di agenti anticonvulsivanti
2. Alterazione del sensorio
acuta e severa dove il
deterioramento o la depressione neurologica sono verosimili
o imprevedibili, o coma con potenziale compromissione delle vie
aeree
3. Dopo procedure neurochirurgiche che richiedono monitoraggio
invasivo o stretta osservazione
4. Infiammazione o infezioni acuta
di midollo spinale,
meningi o encefalo con depressione neurologica, anormalità
metaboliche e ormonali, con compromissione respiratoria o
emodinamica o possibile aumento della pressione intracranica
5. Trauma cranico con incremento della
pressione intracranica
6. Condizioni
preoperatorie neurochirurgiche con deterioramento neurologico
7. Disfunzione neuromuscolare
progressiva con o senza sensorio alterato che richiede
monitoraggio cardiovascolare e/o supporto respiratorio
8. Compressione spinale
in atto o imminente
9. Posizionamento di dispositivo di
drenaggio ventricolare esterno
Ematologia/oncologia
Pazienti con
malattie ematologiche o oncologiche
instabili o minacciose per la vita o sanguinamenti attivi con pericolo di vita. Le condizioni
includono ma non sono limitate a:
1. Reazioni trasfusionali
2. Plasmaferesi o
leucoferesi con
condizione clinica instabile
3.
Coagulopatia severa
4. Severa anemia con
compromissione emodinamica e/o respiratoria
5.
Complicazioni severe di crisi di anemia falciforme, come danno
neurologico; sindrome toracica acuta, o anemia aplastica con
instabilità emodinamica
6. Inizio di chemioterapia
con anticipata sindrome di lisi tumorale
7. Tumori
o masse che comprimono o minacciano di comprimere i vasi vitali,
gli organi, o le vie aeree.
Sistema Endocrino/Metabolico
Pazienti con una malattia metabolica o
endocrina minacciosa per la vita o instabile.Le condizioni includono
ma non sono limitate a:
1.
Chetoacidosi diabetica severa che richiede una terapia che supera
le linee guida di cura dei normali reparti di degenza. (Se c'è
compromissione emodinamica o neurologica, vedere specifica
sezione)
2. Altre severe alterazioni elettrolitiche,
come:
Iperkaliemia, che richiede monitoraggio cardiaco e intervento
terapeutico acuto
Severa ipo o ipernatriemia
Ipo- o ipercalcemia
ipo- o iperglicemia che richiede
monitoraggio intensivo
Severa acidosi metabolica che richiede infusione
di bicarbonato, monitoraggio intensivo, o intervento complesso
Intervento complesso per mantenere
il bilancio idrico
3. Errori congeniti del metabolismo con
deterioramento acuto che richiede supporto respiratorio, dialisi
acuta, emoperfusione, gestione dell'ipertensione endocranica, o
supporto inotropo.
Apparato
Gastrointestinale
Pazienti con malattia gastrointestinale minacciosa
per la vita o instabile.Le condizioni includono, ma non sono
limitate a:
1.
Emorragia gastrointestinale acuta severa che porta a instabilità
emodinamica o respiratoria
2. Dopo endoscopia urgente per
rimozione di corpi estranei
3. Danno
epatico acuto che produce coma, instabilità emodinamica o
respiratoria.
Paziente Chirurgico
Pazienti
postoperati che richiedono monitoraggio frequente e potenzialmente
intervento intensivo. Le condizioni includono, ma non sono limitate
a :
1.
Chirurgia cardiovascolare
2.
Chirurgia toracica
3.
Procedure neurochirurgiche
4.
Chirurgia otorinolaringoiatrica
5.
Chirurgia craniofacciale
6. Chirurgia ortopedica e della colonna vertebrale
7. Chirurgia generale con
instabilità emodinamica o respiratoria
8.
Trapianto d' organo
9. Trauma multiplo con o
senza instabilità cardiovascolare
10. Grosse perdite
ematiche, sia durante la chirurgia che durante il periodo
postoperatorio.
Sistema renale
Pazienti con malattia renale minacciosa per la vita o instabile.
Le condizioni includono, ma non sono limitate a:
1. Insufficienza
renale
2. Necessità di emodialisi, dialisi peritoneale, o di altre tecniche di sostituzione
renale continua nel paziente instabile.
3. Rabdomiolisi acuta con insufficienza
renale.
Paziente con
compromissione Multisistemica o altro
Pazienti con malattia multisistemica minacciosa per la vita o
instabile.Le condizioni includono, ma non sono limitate a:
1. Intossicazioni e overdose di farmaci con potenziale
scompenso acuto dei maggiori sistemi d'organo
2. Sindrome da disfunzione
multipla d'organo
3. Ipertermia maligna sospetta o documentata
4. Danni da
elettricità o da altre cause domestiche o ambientali (es. da fulmine).
5. Ustioni con estensione > 10% della superficie
corporea (ospedali con centro ustioni; ospedali senza tali centri
avranno i criteri di trasferimento per gestire i
pazienti).
Necessità di speciale tecnologia intensiva
Condizioni che necessitano l'applicazione di speciali
esigenze tecnologiche, monitoraggio, interventi complesso, o
trattamenti comprendenti farmaci associati alla malattia, che superano i
limiti degli indirizzi di cura per il singolo paziente degente nei
reparti non intensivi.
CRITERI DI DIMISSIONE/TRASFERIMENTO
I pazienti in PICU
dovrebbero essere valutati e considerati per la dimissione in base
all'esito della malattia o alla risoluzione della condizione
fisiologica instabile che ha determinato il ricovero nell'unità, e
in considerazione del fatto che l'intervento complesso superiore alle
capacità generali del reparto di degenza del paziente non è più
necessario.
La dimissione/trasferimento
sarà basata sui seguenti criteri:
1.
Parametri emodinamici stabili
2. Stato respiratorio stabile (paziente estubato con emogasanalisi
arteriosa stabile)
3. Minime richieste
di O2 che non eccedano le linee guida di di cura dei normali
reparti di degenza
4. Non sono più necessari supporto inotropo
endovenoso, vasodilatatori, e farmaci antiaritmici; quando
prescritte, basse dosi di
questi farmaci possono essere somministrati con sicurezza nei
pazienti stabili in altre circostanze in una designata unità di
cura non intensiva.
5. Le aritmie cardiache sono controllate
6. L'apparecchiatura di
monitoraggio della pressione intracranica è stata rimossa
7. Stabilità neurologica con controllo
delle crisi convulsive
8. Rimozione di tutti
cateteri per il monitoraggio
emodinamico
9. I pazienti ventilati
meccanicamente in modo cronico di cui la malattia critica è
regredita o risolta e sono per il resto stabili, possono
essere inviati a designate unità di cura non intensiva che routinariamente
trattano i pazienti ventilati cronicamente, quando è indicato, o
a casa.
10. Emodialisi o dialisi
peritoneale di routine con risoluzione della malattia
critica che non supera le linee guida di
cura generale del paziente
11. Pazienti con stabili vie aeree artificiali
(tracheostomie)
che non necessitano di eccessive aspirazioni
12. Il team
sanitario e la famiglia del paziente, dopo un' attenta valutazione,
stabiliscono che non c'è beneficio a tenere il bambino in PICU o
che il prosieguo del trattamento è futile dal punto di
vista medico (2).
REFERENZE
BIBLIOGRAFICHE
1. American Academy of Pediatrics Committee on Hospital Care and
Pediatric Section of the Society of Critical Care Medicine: Guidelines
and levels of care for pediatric intensive care units. Crit Care
Med 1993; 21:931-937 and Pediatrics 1993; 92:111-175
2. Ethics Committee, Society
of Critical Care Medicine: Consensus statement of the SCCM Ethics
Committee regarding futile and other possibly inadvisable treatments.
Crit Care Med 1997; 25:887-891
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