Pre-eclampsia: trattamento anestesiologico

Robert Langer, MD

Resident in Anesthesiology, New York University Medical Center


DEFINIZIONI

Pre-eclampsia:

Ipertensione, proteinuria, ed edema durante la gravidanza, generalmente dopo la 20° settimana di gestazione

Incidenza: 2,6% di tutte le gravidanze; recidiva nel 20%. Fattori di rischio includono: età fra 25-34 anni, prima gravidanza (primipare:multipare = 6,8:1), gravidanza gemellare (gemellare:singola = 5:1)

Severa se: PAsist >160mmHg, PAdiast >110, proteinuria >2g/die, oliguria <400ml/die, creatininemia >1.2, cefalea o disturbi visivi, edema polmonare, ritardo crescita intrauterina, dolore epigastrico, epatopatia con > transaminasi, trombocitopenia.

Eclampsia:

Pre-eclampsia + convulsioni.
Incidenza: 0.056% di tutte le gravidanze.

H.E.L.L.P. Syndrome:

Emolisi (su stricio periferico, o >aptoglobina), tests di funzionalita' epatica aumentati (T.Bil>1.2, LDH>600 SGOT>70) e piastrinopenia (< 1003).
Incidenza: 4-12% di tutte le pre-eclamptiche.

Caratteristiche

Risonanza magnetica cerebrale:

Le immagini sono compatibili con edema cerebrale. Le lesioni che si osservano più frequentemente sono nel territorio di distribuzione dell'art. cerebrale posteriore e sono associate a disturbi visivi. Lesioni a livello dei gangli basali e della sostanza bianca sono meno frequenti e sono associate a modificazioni dello stato mentale.

Lesioni renali:

Depositi subendoteliali di fibrina e formazioni dense all'interno delle cellule epiteliari glomerulari che contengono: albumina, immunoglobuline, fibrinogeno e complemento. Questi depositi usualmente scompaiono nel post partum.

Lesioni epatiche:

Necrosi periportale o focale parenchimale con vasti depositi ialini di fibrina.
La riduzione della sintesi di pseudocolinesterasi può prolungare l'effetto della clorprocaina e della tetracaina.
Diagnosi differenziale fra pre-eclampsia e degenerazione grassa del fegato in gravidanza (Acute Liver Fatty in Pregnancy ALFP):

  PT/PTT Glucosio Ammoniaca Fibrinogeno
AFLP aumento riduzione aumento riduzione
Pre-eclampsia normale normale normale normale o aumentato

 

Emodinamica:

Le pazienti pre-eclamptiche presentano tipicamente una riduzione del volume plasmatico, con riduzione della gittata cardiaca, bassa pressione capillare polmonare, alte resistenze vascolari sistemiche. La pressione venosa centrale e la pressione capillare polmonare a catetere incuneato, sono usualmente scarsamente correlate. Lo scompenso ventricolare sinistro dovuto all'ipertensione cronica o la cardiomiopatia peripartum possono condurre all'edema polmonare. Nel peripartum il volume plasmatico è circa 30-40% in meno delle pazienti sane.
Attraverso il cateterismo arterioso polmonare è stata riscontrato una riduzione della funzione ventricolare sinistra secondaria all'incremento dell'afterload (ventricolo sn a contrattilità conservata).


CONDOTTA ANESTESIOLOGICA

Fluidi:

La somministrazione dei fluidi è difficile da gestire per la scarsa correlazione PVC-PCWP, per la riduzione del flusso urinario, e per l'ampia variabilità dell'assetto emodinamico. Le pazienti pre-eclamptiche sono molto sensibili al blocco simpatico conseguente ad un'anestesia regionale (spinale, epidurale) e tollerano poco il pre-riempimento prima dell'anestesia regionale. Un catetere in arteria polmonare può essere necessario per guidare l'idratazione nelle pazienti pre-eclamptiche in condizioni emodinamiche molto compromesse, o se è richiesta una somministrazione massiva di fluidi.

Profilassi delle Convulsioni:

MgSO4 - Dose di carico: 6 g ev somministrati lentamente, poi infusione di 2-3g/h. Range terapeutico: 5-7 mEq/l.
Tossicità: 5-9 mEq/L - Se >5mEq/L: allungamento PR ed allargamento QRS. Se >9 meq/L : perdita dei riflessi tendinei, arresto respiratorio, collasso cardiovascolare.
Meccanismo d'azione:
Depressione generalizzata del SNC. Il MgSO4 inoltre interferisce con la trasmissione a livello della giunzione neuromuscolare riducendo la conduttanza al calcio, riducendo il rilascio di acetilcolina, e riducendo l'eccitabilità delle membrane muscolari postsinaptiche. La vasodilatazione dei piccoli vasi intracranici può ridurre l'ischemia cerebrale.
Effetti collaterali:
Il MgSO4 potenzia e prolunga l'azione dei curari non depolarizzanti. Può inoltre peggiorare l'ipotensione che si determina con un'anestesia regionale. Dopo una somministrazione prolungata, i livelli ematici fetali possono eguagliare quelli materni e ciò può determinare nel neonato ipotonia e depressione respiratoria.
Due ore dopo l'inizio della terapia si può manifestare un'alterazione della funzione polmonare: riduzione della massima pressione espiratoria (da 30 a 25), riduzione del FEV1 (2,6-> 2,3), riduzione della capacità vitale.

Ipertensione:

Idralazina: dosi di 5-10 mg per ridurre la pressione arteriosa media del 20% o la diastolica (<100mmHg). Effetto: riduzione della pressione arteriosa media materna e delle resistenze vascolari distrettuali (utero). Il flusso ematico a livello uterino è così aumentato. L'idralazina attraversa la barriera placentare e può determinare ipotensione nel neonato.
Labetelolo: 1 mg/kg blocca la risposta emodinamica all'intubazione endotracheale senza effetti sul neonato: Onset rapido, con graduale riduzione della pressione arteriosa. Riduzione delle resistenze vascolari sistemiche, nessun effetto sulla gittata cardiaca.
Nitroprussiato 0.25-0.5 mcg/kg/min. se è usato a basse dosi il nitroprussiato è efficace. Inoltre non vi è alcuna evidenza di accumulo fetale di tiocianati.
Nifedipina: 40-120 mg p.o in base alla risposta clinica. Più efficace dell'idralazina, minore distress fetale, riduzione dei giorni di ricovero in terapia post-intensiva
Nitroglicerina: riduce la pressione arteriosa media, ma non ha alcun effetto sulla risposta emodinamica all'intubazione. Inoltre, le pazienti trattate con un'espansione volemica sono molto resistenti.
Trimetofano: non sempre efficace. Causa tachicardia, tachifilassi, rilascio di istamina, prolunga la durata di azione della succinilcolina.

Analgesia per il travaglio:

Oppiacei i.m.: solo se l’an. regionale è controindicata.

Epidurale: preferita perché: può aumentare il flusso plasmatico placentare del 75%, ridurre e stabilizzare la pressione arteriosa materna, non determina depressione respiratoria, e fornisce un’eccellente analgesia. Utile un pre-riempimento (colloidi, cristalloidi) per prevenire un’ipotensione con riduzione del flusso plasmatico a livello dell’utero.
Controindicazione all’an. Regionale: piastrinopenia, infezioni cutanee locali, ipotensione severa.

Gestione della paziente pre-eclamptica:
Necessario avere a disposizione tutto il materiale per un’eventuale rianimazione, oltre che monitor per l’attività cardiaca fetale e le contrazioni uterine (cardiotocografo); indicato monitoraggio dei parametri vitali materni.

Monitoraggio

Pre-eclampsia di grado moderato:
Monitors utilizzati routinariamente (per es., ECG, PA non invasiva, pulsoossimetro, capnografia, fonendoscopio)

Pre-eclampsia severa:
Monitors utilizzati routinariamente più incannulamento arteria radiale, pressione venosa centrale e cateterismo arteria polmonare se: edema polmonare, oliguria non rispondente alla terapia, ipertensione di difficile trattamento, ipovolemia da emorragia con necessità di massive somministrazioni di fluidi.

Obbiettivi:
CVP=4-6 e PCWP=8-10 --- "l’uso dei colloidi è controverso!"

Vasopressori: Usare con cautela. Le pazienti preeclamptiche sono più sensibili all’azione di questi farmaci. Necesario quindi iniziare la somministrazione a basse dosi.

Taglio cesareo

Considerazioni: valutare lo stato emodinamico per la somministrazione dei fluidi., profilassi delle convulsioni, monitoraggio (v. sopra)

Anestesia epidurale:
L’anestesia regionale (epidurale) è utile per il taglio cesareo, ove non vi siano specifiche controindicazioni. E’ noto che l’anestesia regionale riduce significativamente lo stress ormonale (corticotropine, beta-endorfine, catecolamine) rispetto alla an. Generale.

Basse concentrazioni di anestetico locale dovrebbero essere utilizzate. Incrementare la dose di an. locale progressivamente per avere minori effetti emodinamici. E’ possibile aggiungere fentanyl (1-2ml).

Anestesia generale:
Solo in emergenza se an. Locoregionale (spinale, epidurale) è controindicata

Da prevedere:

1) Un’esagerata risposta emodinamica all’intubazione: somministrare antiipertensivi al fine di ridurre la Pamedia del 20% o la PAdiast. al di sotto di 100mmHg

2) L'edema delle vie aeree può causare possibili difficoltà all'intubazione. Ripetuti tentativi di intubazione tracheale possono causare ipertensione o edema polmonare e in ogni caso potrebbero rendere più difficoltosi tentativi successivi.

3) Il MgSO4 prolunga ed interferisce con l’azione dei curari

4) Rischio di inalazione di materiale gastrico: usare un antiacido nel preoperatorio, attuare induzione-intubazione in sequenza rapida e svuotare immediatamente lo stomaco dopo l’induzione.

Preparazione all’anestesia: antiacidi, metoclopramide ev, posizionamento della paziente in parziale decubito laterale sinistro (15%), preossigenazione (3-4 min) o invitare la paziente a compiere 3 - 4 respiri profondi, mantenere la maschera ben aderente al viso della paziente per ottenere una piena de-nitrogenazione.

Induzione: rapida sequenza tiopentone(4mg/Kg) o propofol , compressione sulla cricoide, e succinilcolina (1mg/Kg)

Mantenimento N2O al 50% fino al parto, poi aggiungere fentanyl, isoflurano e/o incrementare la percentuale di N2O

Emergenza: considerare il labetololo o altri antiipertensivi per controllare la pressione arteriosa durante le manovre di intubazione / estubazione.


REFERENZE Bibliografiche

1 - Ramanathan-J. "Pathophysiology & anesthetic implications in pre-eclampsia". Clinical Obstetrics & Gynecology. 35: 414-25. June, 1992

2 - Dunnihoo-DR. "Pregnancy induced hypertension" in: Fundamentals of Gynecology & Obstetrics. Philadelphia: Lippincott, 1992

3 - Rappaport-VJ, et.al. "Anti-vascular endothelial cell antibodies in severe pre-eclampsia". American Journal of Obs. & Gyn.. 162:138-46, 1990

4 - Khong-TY, et.al. "An immunohistological study of endothelialization of uteroplacental vessels in human pregnancy-- Evidence that endothelium is focally disrupted by trophoblast". Americal Journal of Obstetrics & Gynecology. 167:751-6, 1992

5 - Roberts-JM, et.al. "Clinical & biochemical evidence of endothelial cell dysfunction in the pregnancy syndrome pre-eclampsia". American Journal of Hypertension. 4:700-8. Aug, 1991

6 - Arbogast-BK, et.al. "Which plasma factors bring about disturbance of endothelial function in pre-eclampsia?". Lancet. 343:340-1. Feb 5, 1994

7 - Kincaid-SP "The renal lesion of pre-eclampsia revisited". American Journal of Kidney Diseases. 17:144-8. Feb, 1991

8 - Weiner-CP. "Pre-eclampsia-eclampsia syndrome and coagulation". Clinics in Perinatology. 18:713-26. Dec, 1991

9 - DeGroot-CJ, et.al. "New insights into the etiology of pre-eclampsia". Annals of Medicine. 25:243-9. Jun, 1993

10- Aghai-E, et.al. "Antithrombin III levels in pre-eclampsia". Isreali Journal of Medical Sciences. 26:142-3. Mar, 1990

11- Poulsen-H, et.al. "Is ANP responsible for the hemoconcentration in pre-eclampsia?". Medical Hypotheses. 41:235-8. Sep, 1993

12- Barton-JR, et.al. "Care of the pregnancy complicated by HELLP syndrome". Gastroenterology Clinics of North America 21:937- 50, 1992

13- Weiner-CP. "The role of serotonin in the pre-eclampsia- eclampsis syndrome" Cardiovascular Drugs & Therapy. 4 Suppl 1:37- 43. Jan, 1990

14- Sanders-TG, et.al. "Brain in pre-eclampsia: MR imaging with clinical correlation". Radiology. 180:475-8. Aug, 1991

15- Lang-RM, et.al. "Left ventricular mechanics in pre-eclampsia". American Heart Journal. 121(6 pt 1):1768-75. Jun, 1991

16- Belfort-MA, et.al. "Effect of magnesium sulfate on maternal brain blood flow". American Journal of Obstetrics & Gynecology. 167:661-6. 1992

17- Herpolsheimer-A, et.al. "Pulmonary function of pre-eclamptic women receiving IV MgSO4 seizure prophylaxis". Obs. & Gyn. 78:241- 4. Aug, 1991

18- Fenakel-K, et.al. "Nifedapine in the treatment of severe pre-eclampsia". Obstetrics & Gynecology. 77:331-7. Mar, 1991