Anestit Forum 61-Data:
domenica 22 novembre 1998
Argomenti
1)Replica ad intubazione difficile (forum 59)
caro dario
hai sollevato uno dei problemi piu' delicati della nostra
specialita': la gestione delle vie aeree difficili. Recentemente
sono usciti due lavori molto interessanti su questo argomento che
hanno entrambi il pregio di fare chiarezza, di dare degli schemi
da applicare nelle situazioni difficili in cui non c'e' il tempo
per fare tante elucubrazioni, ma bisogna applicare quasi
automaticamente dei protocolli operativi semplici, facilmente
adattabili alla realta' operativa in cui ci si trova usando
materiali che siano disponibili nella maggior parte delle sale
operatorie, o comunque facilmente acquisibili. il primo articolo
e' stato pubblicato sulla minerva anestesiologica di settembre ed
e' la prima versione delle linee guida italiane messe a punto dal
gruppo di studio sulle vie aeree difficili coordinato dal prof.
Giulio Frova (vol 64;9: 361-371).
Il secondo, anch'esso recentissimo, e' il seguente: e.t. crosby
et al. the unanticipated difficult airways with recommendations
for management can. j. anaesth. 1998;45,7:757-776
Entrambi questi articoli pongono l'accento su alcuni aspetti:
-circa il 90% delle intubazioni difficili e' prevedibile con una
anamnesi e un semplice esame obiettivo (apertura orale, test di
mallampati, mobilita' della colonna cervicale, distanza
mento-tiroide ecc.) -il corretto posizionamento del capo
(jackson) e la manipolazione della laringe dall'esterno
(dorsalmente, verso l'alto e verso destra) permettono spesso di
superare la maggior parte delle difficolta'. -vengono elencati
una serie di presidi definiti "indispensabili" che non
dovrebbero mancare in ogni sala operatoria: laringoscopio di
macintosh, tubi di varie dimensioni, pinza di magill, mandrini
corti malleabili, mandrino o introduttore curvo e cavo per
permettere l'ossigenazione, maschera laringea o combitube set per
cricotiroidectomia percutanea, agocannula 15 G o maggiore per
puntura cricotiroidea.
-viene ribadito che debbono essere fatti pochi tentativi (3),
falliti i quali bisogna soprassedere dall'intubazione e svegliare
il Pz (quando possibile, ovviamente) per non aggiungere ad una
situazione anatomica sfavorevole, un danno iatrogeno che renda
impossibile anche la ventilazione in maschera o spontanea.qualora
ci si trovi di fronte ad una visibilita' laringoscopica di grado
4 secondo cormack (non e' visualizzabie neppure l'epiglottide) e'
consigliabile desistere ab initio dai tentativi di intubazione.
-come conseguenza viene consigliato l'uso di farmaci che
consentano un rapido ripristino dell'attivita' respiratoria
spontanea e della coscienza soprattutto nei casi in cui si
preveda una intubazione problematica. -e' raccomandata
l'acquisizione di dimestichezza nell'uso dei presidi considerati
indispensabili. -e' raccomandata l'estubazione in sicurezza dopo
ogni intubazione difficoltosa.
a mio avviso la lettura e la "meditazione" di questi
articoli puo' essere propedeutica alla elaborazione di protocolli
interni aderenti alle esigenze cliniche e alle situazioni
logistiche di ogni unita' operativa.
nel nostro ospedale si sono tenuti due incontri di aggiornamento
interno al termine dei quali si e' convenuto di adeguarsi alle
linee guida dal gruppo di studio della siaarti e di allestire dei
set per intubazione difficile in cui fossero disponibili in ogni
sala i presidi "indispensabili" e sono stati ordinati i
materiali di cui eravamo sprovvisti (combitube, mandrini lunghi
cavi).
un cordiale saluto a tutti i colleghi del forum.
giuseppe nattino
I servizio di anestesia e rianimazione
ospedale di lecco
23800 - lecco -
2)Parto in paziente obesa ed infartuata
vorrei sottoporre ai colleghi del forum il seguente caso che ci
si presentera' nelle prossime settimane.
donna di 33 anni, obesa, forte fumatrice -anche in gravidanza-,
dislipidemia; alla 31° settimana di gravidanza (3 settimane fa
circa) ha avuto un infarto anterolaterale esteso (angioplastica e
posizionamento di uno stent).
attualmente buon compenso emodinamico. eco: ipocinesia della
punta.
FE 40% terapia tiklid 1 c e ASA 150mg.
come impostereste la gestione in caso di
- parto vaginale
- TC programmato
- TC urgente?
quale soluzione elettiva vedreste come auspicabile: il parto
vaginale o il parto cesareo.
grazie anticipato a tutti
giuseppe nattino
I servizio di anestesia e rianimazione
ospedale di lecco
23800 - lecco
Anestit Forum 62-Data:
martedì 24 novembre 1998
Argomenti
1)Replica ad intubazione difficile (forum 59)
Una preziosa guida all'intubazione difficile si trova
nell'articolo di Keith Ruskin
"Intubazione endotracheale sotto guida del broncoscopio a
fibre ottiche", tradotto in italiano dal Dott.Lanza sul sito
Anestit, nella sezione Global textbook of anesthesiology.
Nel nostro ospedale, quando gli anestesisti lo richiedono, noi
seguiamo le linee guida citate.
Dott. Elio Virone
Aiuto Pneumologo
Azienda Ospedaliera "S.Elìa"
93100 CALTANISSETTA
Fax: 0934 - 559465
2)Replica a Parto in paziente obesa ed infartuata (forum 61)
Caro Giusepe,
non esiterei a programmare un TC in elezione alle 35-36a
settimana di gravidanza, eseguito in a.epidurale.Manterrei la
stessa terapia sino alla vigilia dell'intervento.
Lelio Guglielmo, Osp.Buccheri La Ferla,Palermo
Anestit Forum 63-Data: venerdì 11 dicembre 1998
1)Metodo UROD
Cerco Notizie sul metodo UROD: protocolli, bibliografie,
esperienze.
grazie
Stefano Mancosu
Anestit Forum 64-Data: sabato 12 dicembre 1998
1) Disponibilità regionale di antidoti
Dalla collaborazione con i colleghi tossicologi calabresi
(Servizio di Anestesia e Rianimazione dell' Azienda Ospedaliera
"Bianchi-Melacrino- Morelli" di Reggio Calabria (http://www.unirc.it/sar/index.htm
) è nata un'iniziativa che intende sfruttare la rete come
strumento fondamentale per l'immediato riperimento degli antidoti
negli ospedali delle regioni italiane; a questo scopo chiediamo
la partecipazione di coloro che fossero interessati attraverso la
compilazione di una semplice tabella di antidoti presente come
file attaccato (formato .doc) al messaggio. I dati inviatici
all'indirizzo elanza@pc3.buccheri.unipa.it
saranno utilizzati per la consultazione in linea su ANESTIT http://www.unipa.it/~lanza/Tossico/toxic/mapframe.htm
. A tutti coloro che avranno inviato i dati, sarà richiesto un
aggiornamento trimestrale.
Grazie per la collaborazione
Amedeo Pignataro
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo
Anestit Forum 65-Data: martedì 15 dicembre 1998
Argomenti:
1) Corpo estraneo laringeo in paziente pediatrico:
paz tre anni corpo estraneo sotto corde vocali non si riesce ad
estrarre
che fare?
prego invio passi da fare
vignali fabrizio grazie
Anestit Forum 66-Data: martedì 15 dicembre 1998
Argomenti:
1) Ossido Nitrico per via inalatoria.
In occasione del 52° Congresso SIAARTI è stato distribuito un
questionario sull'utilizzo del ossido nitrico inalatorio al fine
di verificare la situazione Italiana sull'utilizzo di tale
terapia. Questo questionario, inoltre, vorrebbe essere il passo
iniziale per la formazione di un gruppo di studio Italiano su NO.
Chiunque vuole saperne di più e intenda compilare il
questionario sopra menzionato può consultare: http://www.uniud.it/anestesia/
Qualsiasi suggerimento è come al solito ben accetto
Massimo Girardis Medical Assistant
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI UDINE
Policlinico Universitario a Gestione Diretta
P.le S. Maria della Misericordia, 33100 UDINE
Tel. ++39-432-559501 Fax ++39-432-559512/545526
2) Puntura durale accidentale
puntura accidentale dura.cefalea.A due mesi acufeni.Visita ORL
negativa.Visita neuro neg.Che fare?
Fabrizio Vignali
Anestit Forum 67-Data: venerdì 18 dicembre 1998
Argomenti:
1) Antidoti on line
Innanzitutto un grazie ai colleghi Pignataro etc per la
pubblicizzazione data alla nostra iniziativa. Volevamo solo
segnalare a tutti i colleghi che è possibile compilare on line
la scheda degli antidoti presenti nel loro Ospedale,
allindirizzo www.unirc.it/sar/tossiform.htm
e inviarla direttamente alla nostra casella di posta elettronica sar@unirc.it .
E anche possibile allindirizzo www.unirc.it/sar/tossicologia.htm
consultare lelenco dei singoli antidoti con indicati alcuni
Centri dove possono essere reperiti. Ovviamente la partecipazione
di altri Centri permetterà di avere una migliore conoscenza
della disponibilità di antidoti in tutte le regioni e quindi un
loro più facile reperimento in caso di necessità.
Grazie per la collaborazione.
Luigi Grasso
Domenico Minniti
Centro Antiveleni S.A.R. Reggio Calabria
Anestit Forum 68-Data: giovedì 31 dicembre 1998
Argomenti:
1) Metaemoglobinemia e pulsossimetro
Di recente presso la Intensiva Pediatrica dell' Ospedale G. Di
Cristina è stato trattato un paziente di anni 11 per
avvelenamento acuto da anilina.
Il tossico era stato assorbito attraverso la cute dei piedi da
scarpe tinte con il colorante predetto. All'ingresso il piccolo
presentava cianosi intensa e tachicardia.Era presente lieve stato
confusionale accompagnato da modesta agitazione.Monitorato il
paziente con ECG e respiro, veniva collegato un saturimetro per
il monitoraggio continuo della SaO2.(Nellcor 185-Sensore Oxiclicq
P).
Si evidenziava una notevole discrepanza con i valori di SaO2
calcolati dall'EGA arterioso (Stat 5-Nova).
La saturimetria è da ritenere attendibile in caso di presenza di
metaemoglobina? In ogni caso i valori rilevati sottostimano o
sovrastimano la effettiva SaO2?
Rovella Cesare
P.O Di Cristina-Servizio Anestesia e Rianimazione
PALERMO-ARNAS CIVICO-DI CRISTINA-ASCOLI
Anestit Forum 69-Data: venerdì 1 gennaio 1999
Argomenti:
1) Risposta a Metaemoglobinemia e pulsossimetro (forum 68)
La saturazione arteriosa in ossigeno rilevata col pulsossimetro
è condizionata da alcuni fattori che possono interferire con la
lettura: tra questi vi è la metaemoglobinemia; altri importanti
fattori sono gli artefatti da movimento, stati di bassa
perfusione,pigmentazione cutanea, carbossiemoglobina. Il
principio del rilevamento attraverso il saturimetro si basa
sull'assorbimento di due fasci di luce da parte dell'Hb (luce
Rossa e radiazione InfraRossa). L'emoglobina ridotta assorbe la
luce Rossa meglio dell'HbO2, viceversa l'HbO2 assorbe meglio la
radiazione Infrarossa. Nel caso specifico di metaemoglobinemia la
saturazione può essere sovrastimata perchè la MetHb assorbe
molto meno la luce Rossa rispetto alla Infrarossa.
Sul piano clinico è utile ricordare che la metaemoglobina oltre
a ridurre direttamente il potere ossiforico dell'Hb sposta a
sinistra la curva di dissociazione con ostacolata cessione di
ossigeno ai tessuti.
Ricordo inoltre che la sovrastima della saturazione in caso di
metaemoglobinemia o carbossiemoglobinemia avviene anche in corso
di gasanalisi con alcuni apparecchi che calcolano la SaO2 in base
ai valori misurati di PaO2, pH, e valori preimpostati di
temperatura e P50. In tali casi è indispensabile la misurazione
al Co-ossimetro.
Per ulteriori precisazioni sulla metodica e sulle correlazioni
con il prelievo arterioso rimando alle linee guida sulla
Pulsoossimetria dell'AARC.(Respiratory Care ed. It. anno I - N.4
- parte 2)
Elio Virone
Pneumologo
Caltanissetta
Anestit Forum 70 - Data: lunedì 1 febbraio 1999
Argomenti:
1) gravi effetti negativi del largactil e del fargan
Un infermiere che conosco mi ha raccontato che sua moglie, anche
lei infermiera, è in seri guai giudiziari per avere iniettato in
una vena antecubitale di un paziente (ma potrebbe essere stata
l'arteria brachiale) largactil e fargan, e che poi questo
paziente ha avuto l'avambraccio amputato in seguito all'insorgere
di una necrosi.
C'è qualcuno che ha conoscenza se uno di questi due farmaci, o
entrambi, possano essere responsabili di una cosa del genere?
Questa persona sta cercando disperatamente letteratura a
riguardo.
vi ringrazio per la cortese attenzione,
Enrico Senis - Firenze
2)Tecnica di incannulamnento della succlavia sec.AUBANIAC
Gradirei sapere in che occasione è stato utilizzato per la prima
volta l'incannulamento venoso centrale (con riferimento alla vena
succlavia).
Vorrei inoltre conoscere , almeno il sunto, se qualcuno ne è a
conoscenza, del lavoro di AUBANIAC " L'injection
intraveineuse sous-claviculare . Avantages et techniques".
Ringraziandovi, porgo Gentili Saluti.
Dott. G. Coletta
Rianimazione Cuneo