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Nursing della Nutrizione Parenterale Totale e della Nutrizione Enterale
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Angela Di Marco, IP, Pronto Soccorso, Buccheri La Ferla, FBF Palermo
MODALITA’ DI
SOMMINISTRAZIONE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE TOTALE :
1. Continua (durata
24h)
2. Ciclica (notturna)
Le Miscele Parenterali vengono preparate
dal personale infermieristico che deve avere conoscenze in merito ai:
1.
motivi per cui il pz necessita di tale nutrizione:
a) trattamento di uno
stato di malnutrizione
b) pz con patologie gastroenteriche
c) post-operati
d) pz in coma
e) pz con insufficienza respiratoria
2. conoscere
la natura e la composizione delle soluzioni impiegate:
a) glucosio
b)
lipidi
c) H2O
d) aminoacidi
e) Vitamine
f) elettroliti
3.
motivi per cui si utilizza una vena centrale :
a) raggiungere un vaso venoso
centrale
b) per potere somministrare sostanze ipertoniche (es. glucosio al
20, 50%)
c) per somministrare sostanze irritanti (Kcl) etc
d) conoscere le
regole di asepsi
4. informarsi sui materiali esistenti in
commercio:
a) cateteri venosi - bilume, trilume.
b) sacche in
etil-vinil-acetato (eva)
c) deflussori, prolunghe e rampe di rubinetti
d)
pompe infusionali
La nutrizione parenterale totale viene aggiornata
quotidianamente dal medico di guardia di terapia intensiva, utilizzando la
cartella di rianimazione informatizzata, dopo il controllo degli esami
ematochimici e degli EAB e successivamente stampata e preparata in modo tale da
iniziarne l’infusione alle ore 17, come stabilito dai nostri protocolli di
lavoro.
La velocità d’infusione ne permetterà una durata di 24h.
La
preparazione delle sacche deve avvenire:
A. in un locale lontano dalla
corsia
B. dai luoghi di passaggio
C. in assoluta asepsi
Tutto questo
per evitare errori e contaminazioni nella preparazione della TPN.
Prima
della preparazione della TPN l’infermiere deve:
a) sterilizzare il locale
mediante l’aerosolizzatore
b) lavarsi accuratamente le mani
c) preparare
il materiale su di un ripiano munito di telino sterile.
Materiale
occorrente:
![]() |
a)
sacche in e.v.a.(etilvinilacetato); impediscono l’adesione dell’insulina
alle pareti, il formarsi di composti tossici, riducono ridotti i rischi
settici, comportano una minore spesa |
Le sacche
sono in EVA sono costituite da:
![]() |
1) 3 deflussori
di raccolta |
Procedimento di
miscelazione dei componenti all’interno della sacca:
a) Elettroliti,
vitamine, oligoelementi vanno diluiti per primi nei flaconi di glucosio e
aminoacidi e fatti defluire nella sacca
b) per ultimi si introducono i
lipidi, per evidenziare eventuali precipitati
c) alla fine verranno staccati
i deflussori di raccolta; tolta l’aria dalla sacca, questa verra’ chiusa con la
morsetta ed infine con l’apposito tappo
d) si collega con il deflussore alla
pompa infusionale.
Le soluzioni di potassio fosfato (KPO4), calcio
gluconato e altre vanno somministrate extrasacca per evitare
precipitati.
Nelle sacche così preparate verrà scritto:
a) nome e cognome
del paziente
b) data
c) velocità infusionale (ml/h)
d) volume
totale
e) firma dell’infermiere che l’ha preparata
Alla fine della
preparazione, la sacca verrà coperta con un sacco nero per proteggere le
vitamine foto sensibili.
Nursing del pz durante l’infusione della TPN:
•
Sostegno psicologico
a) se il pz è cosciente spiegare perche’ non puo’
alimentarsi per os. e che gli verra’ garantito l’apporto nutrizionale che
necessita.
• Monitoraggio biochimico - equilibrio idroelettrolitico
a)
osmolarità ematica
b) osmolarità urinaria
c) fenomeni di intolleranza
(reazioni anafilattiche o anafilattoidi)
• Assistenza tecnica
a)
controllare la pervietà del catetere venoso
b) pulire le pompe infusionali
che potrebbero danneggiarsi al contatto ripetuto con le soluzioni
c)
controllare i deflussori e prolunghe e sostituirle ogni 24h
d) medicare il
punto di inserzione del catetere venoso.
La Nutrizione parenterale totale
ciclica è in genere notturna ed è riservata ai pz domiciliari.
L’assistenza è
uguale, l’unica differenza è che alla fine della somministrazione, il catetere
venoso deve essere lavato con soluzione fisiologica eparinata per evitare
l’occlusione del lume.
E’ importante sia per quanto concerne la terapia
parenterale totale continua che ciclica controllare il punto di inserzione del
catetere venoso.
Segni di infezione nel sito del catetere venoso
centrale:
a) arrossamento
b) calore
c) edema
d) presenza di
materiale purulento
La medicazione del sito d’accesso del catetere venoso
deve essere fatta giornalmente con l’ausilio di disinfettante e garze
sterili.
In assenza di segni d'infezione, il catetere verrà sostituito ogni 7
gg. o secondo le regole del reparto, eseguendo l’esame microbiologico della
punta.
Nutrizione
Enterale
In terapia intensiva e‘ importante il ruolo
dell’infermiere professionale nel valutare lo stato nutrizionale del pz :
a)
incoraggiandolo a mangiare quando e’ possibile
b) registrare i successi
ripetuti o i mancati raggiungimenti degli obiettivi.
Si somministra a pz
:
a) in coma
b) in presenza di stati di malnutrizione
c) affetti da
patologie gastro-enteriche
d) con compromissione del riflesso della
deglutizione
Vie di accesso:
a) nasogastrico
b)
nasogastroduodenale/digiunale
c) gastrostomia
d) digiunostomia
e)
peg
Metodo di somministrazione usato:
a) continuo
b)
intermittente
Caratteristiche dei tubi naso-enterici:
a)
poliuretano
![]() |
b) plastica
siliconata |
Questi materiali rendono
il sondino morbido, flessibile e liscio, quindi ben tollerati dai pazienti
Diametri:
interno:
• da 5° 12 f;
esterno:
• da 3 a
8,5f
Procedure per l’introduzione del catetere
Materiale occorrente:
a) lubrificante
b) aspiratore
c) siringone
d) fonendoscopio
e)
guanti
• Posizionare il pz semiseduto
• sollevare il capo
•
introdurre in una narice il lubrificante
• Procedere delicatamente
nell’introduzione del catetere.
Se il pz è cosciente, spiegare la
procedura e chiedere collaborazione, invitandolo a
deglutire.
Monitoraggio del posizionamento del sondino:
a)
insufflare aria con il siringone e ascoltare con il fonendoscopio il fondo
gastrico.
b) aspirare il contenuto gastrico
c) eseguire rx torace
Se è posizionato correttamente si fisserà con del cerotto al
naso.
Le miscele enterali si distinguono in :
a) polimeriche,
costituite da proteine intatte, lipidi, polisaccaridi e richiedono un normale
lavoro digestivo.
b) Semielementari, costituite da aminoacidi, polipeptidi,
trigliceridi, olii vegetali e oligosaccaridi.
c) Elementari, costituite da
elementi che non richiedono alcun processo digestivo, ma soltanto l’assorbimento
intestinale.
Tutte queste diete sono sprovviste di lattosio e glutine,
fatto importante per i frequenti episodi di intolleranza.
Le miscele più
usate in terapia intensive sono le ”elementari”.
![]() |
Esse si presentano:
|
Preparazione delle
miscele:
a) quelle liquide si collegheranno ai deflussori appositi e alle
pompe infusionali.
b) le miscele in polvere verranno introdotti in appositi
contenitori, in maniera del tutto sterile
c) si aggiungerà la quantità di
acqua consigliata.
d) si collegherà alla pompa infusionale.
Osservazione:
a) pervietà del sondino - allarme della pompa
infusionale introducendo una certa quantità di acqua.
b)
Complicanze
nausea,
vomito,
addome teso,
diarrea,
polmonite ab ingestis.
E’ importante controllare
il ristagno gastrico, interrompendo 2 volte al giorno, per almeno1 h l’infusione
enterale, e poi ponendo a caduta il sondino. Se il ristagno supera 150 ml è
opportuno interrompere la somministrazione enterale per almeno 2
ore.
Norme igieniche per la preparazione delle miscele:
a) lavarsi le
mani.
b) indossare la mascherina
c) usare acqua sterile per la diluizione
dei componenti nutritivi
d) in nessun caso la parte del sistema deve venire a
contatto con le mani , i vestiti di chi manipola il sistema.
e) i sistemi di
nutrizione devono essere assemblati in una superficie pulite e lontano dal letto
del pz.
Per quanto riguarda l’infusione ciclica ad ogni interruzione si
dovrà lavare il sondino con almeno 30 ml di acqua per garantirne la pervietà.
Informazioni sulla rivista
ESIA-Italia
EDUCATIONAL SYNOPSES IN
ANESTHESIOLOGY and CRITICAL CARE MEDICINE - Italia
costituisce la parte
Italiana della versione Americana, pubblicata su Internet da Keith J Ruskin,
Professore di Anestesia alla Università di Yale. I lavori saranno accettati sia
in lingua Italiana che Inglese. In quelli di lingua Italiana un corposo
riassunto in Inglese verrà preparato dalla redazione, qualora l'autore non fosse
in grado di fornirlo. A cura della redazione sarà inoltre la traduzione in
Italiano dei manoscritti inviati in lingua Inglese. La rivista sarà inviata
gratuitamente a tutti quelli che ne faranno richiesta, inviando il seguente
messaggio "Desidero ricevere ESIA versione italiana" indirizzato a
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La rivista pubblica rewiews e lavori originali
compiuti nei campi dell'anestesia e della medicina critica. I lavori originali
riguardano ricerche cliniche, di laboratorio e la presentazione di casi clinici.
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di revisione generale o riguardanti le attrezzature tecniche. ESIA pubblica le
lettere all'Editore contenenti commenti su articoli precedentemente publicati ed
anche brevi comunicazioni. La guida per gli autori può essere consultata
collegandosi al sito ANESTIT all'indirizzo: http://anestit.unipa.it/
utilizzando la sezione riservata ad ESIA-Italia; oppure può essere richiesta inviando un messaggio a lanza@unipa.it EDUCATIONAL
SYNOPSES IN ANESTHESIOLOGY and CRITICAL CARE
MEDICINE Sezione Italiana
Il numero della
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di ESIA è: http://anestit.unipa.it/esiait/esit200308.txt
Il nome della rivista è esitaaaamm, dove aaaa è l'anno ed mm
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