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Valutazione del benessere fetale in gravidanza ante-partum
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M. Sorrentino - Unità Operativa di
Ostetricia: G. Vegna
Ospedale Buccheri La Ferla - F.B.F. - Palermo
Non esistono a tutt'oggi metodi validi che, da soli, accertino il benessere fetale, o meglio che escludano i segni di ipossia tali da compromettere l’outcome neonatale. Le metodiche di indagine del benessere fetale in gravidanza prevedono:
al di fuori del travaglio |
in travaglio |
|
|
Gravidanza a rischio:
I criteri di
identificazione delle gravidanze ad alto rischio sono stati ben
definiti già nel 1979 e puntualizzati successivamente.
Infatti, Klaus e Fanaroff
in Care of the high-risk neonate 1979 W.B. Saunders Co. hanno
minuziosamente valutato i fattori di rischio inerenti: la Paziente, l'Anamnesi, l'Anamnesi
Ostetrica e le Patologie correlate alla gravidanza.
caratteristiche della Paziente |
Anamnesi medica |
Età < 16 aa Età > 40 aa Sottopeso o sovrapeso (2 DS) Basso livello socio-economico |
- Ipertensione
arteriosa |
Anamnesi ostetrica |
Patologie correlate alla gravidanza |
- Grande multiparità (> 4
gravidanze) |
- Gestosi |
Nel 1994 Avroy Fanaroff in Identification and management of high risk problems in the neonate (Maternal-Fetal Medicine, Creasy-Resnik: 1135,1994) ha evidenziato come l'accresciuta esperienza nell'identificazione delle gravidanze ad alto rischio fosse parallela all'incrementata conoscenza della fisiopatologia e del trattamento terapeutico della prematurità e dell'asfissia neonatale. Quando viene identificato un parto ad alto rischio, il coordinamento dell'ospedale di riferimento con un centro di terzo livello - che è esperto nell'alto rischio ostetrico e nell'assistenza neonatale - può ridurre significativamente la conseguente morbilità e mortalità materna e neonatale.
Infatti LA PREMATURITA’ RAPPRESENTA LA PRINCIPALE CAUSA di Mortalità (69-83%) e di Morbilità perinatale:
Sequele immediate |
Sequele a distanza |
distress respiratorio |
danno o handicap permanenti |
emorragia intraventricolare |
|
enterocolite necrotizzante |
Il Parto
pretermine
rappresenta il 5-10% di tutti i
parti. |
Nel 1997 Aneal Khan (Queens University)
ha diviso le indicazioni materne da quelle fetali nel
ANTEPARTUM
FETAL TESTING:
Indicazioni materne |
Indicazioni fetali |
ipertensione diabete malattie renali lupus cardiopatie emoglobinopatie ipertiroidismo |
ridotti movimenti fetali IUGR oligoamnios GR oltre il termine gemelli discordanti pregressa morte fetale |
DISORDINI IPERTENSIVI IN
GRAVIDANZA
Rappresentano una delle cause più
importanti di aumento del rischio in gravidanza. Secondo Davey &
MacGillivray (1986) bisogna distinguere:
IPERTENSIONE E/O PROTEINURIA
GESTAZIONALE
PREECLAMPSIA
IPERTENSIONE CRONICA E NEFROPATIA
CRONICA
IPERTENSIONE E/O PROTEINURIA NON
CLASSIFICABILI
DIAGNOSI :
Pressione Diastolica: =/> 90 mmHg in due misurazioni ripetute
a distanza di 4 ore oppure =/> 110 mmHg
in una singola occasione
Proteinuria: > 0,3 g / l nelle
24 ore
PATOGENESI DELLA PREECLAMPSIA |
vasocostrizione generalizzata |
diminuzione della volemia |
riduzione del flusso plasmatico renale |
diminuzione della perfusione utero-placentare |
aumento della viscosità ematica |
aumento del colesterolo/fosfolipidi a livello della membrana dei GR |
deposito di fibrina nei piccoli vasi |
aumento di aggregati piastrinici nei piccoli vasi |
EFFETTI |
maggiore
resistenza al flusso utero-placentare ipovolemia riduzione dei flussi renale e placentare IUGR |
IUGR
Un peso fetale stimato
inferiore al 10° percentile del peso previsto per l’epoca gestazionale
configura i quadri del Ritardo di Crescita Intrauterino (IntraUterine Growth
Retardation): Hypoplastic IUGR (intrinsic IUGR), Hypotrophic IUGR (nutritional IUGR
), IUGR ASIMMETRICO Small for Gestational Age
L'American College of
Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha valutato i fattori di rischio delle
gravide del 1998 . Da questi dati si evince come le più importanti patologie
siano sempre:
Pregnancy Risk Factors Pregnancy:
12.9% (1998) |
Identificate le patologie per cui una gravidanza viene definita a rischio, si pone il problema di stabilire quali sono i mezzi diagnostici per la valutazione del benessere fetale. Nella maggior parte dei paesi sviluppati i test di tipo biofisico hanno largamente rimpiazzato le valutazioni biochimiche.
BIOCHIMICI |
BIOFISICI |
HPL (non più utilizzata) |
CTG PROFILO BIOFISICO DOPPLER FLUSSIMETRIA |
CARDIOTOCOGRAFIA (CTG)
Una meta-analisi su 1588 gravidanze ha messo in evidenza che la cardiotocografia antepartum da sola non si è dimostrata significativamente efficace nella riduzione della mortalità o morbilità perinatali. In travaglio si utilizza la cardiotocografia classica in cui i parametri della cardiografia vengono correlati con le contrazioni uterine.
Durante la gravidanza viene invece utilizzata la CTG computerizzata
Il
sistema di acquisizione e computerizzazione del segnale cardiotocografico
(Sistema 8000 della Sonicaid, Sistema 2CTG della Hewlett Packard Italia) offre:
la possibilità di individuare automaticamente i periodi a bassa variabilità (quiete) e i periodi ad alta variabilità (attività), sulla base delle variazioni della frequenza cardiaca fetale e
di
indicarne la rispettiva durata.
PROFILO BIOFISICO
E’ un metodo di valutazione integrata di più variabili dinamiche, espressione dello stato di ossigenazione fetale, che consente di individuare situazioni di rischio ipossico acuto e/o cronico. E’ il primo metodo di diagnostica prenatale che prevede di analizzare contemporaneamente più parametri di valutazione funzionale fetale anche se i dati sono insufficienti per raggiungere una conclusione definitiva circa il reale beneficio del profilo biofisico come test di benessere fetale.
Parametri di valutazione biofisica fetale |
Valutazione ecografica della
quantità del liquido amniotico (AFI) |
PROFILO BIOFISICO SEC. MANNING | ||||||||||||||||||
|
Liquido
amniotico
Nel 2° trimestre di gravidanza le maggiori fonti di
produzione di liquido amniotico sono costituite dall'urina fetale e dal liquido
prodotto dai polmoni. Tale produzione dipende dal grado di perfusione
di tali organi e decresce notevolmente in presenza di ipossia. Il volume
del liquido amniotico, se ridotto, segnala una cronica RIDUZIONE
DELL'APPORTO DI OSSIGENO. La mortalità perinatale aumenta di circa 15 volte
se la falda massima è di 2 cm e di 50 volte se la stessa e inferiore a 1
cm.
DOPPLER FLUSSIMETRIA
La MEDICINA BASATA SULL'EVIDENZA (EBM) che si fonda sulla metaanalisi di studi clinici randomizzati ha dimostrato come l'utilizzo della velocimetria Doppler dell'arteria ombelicale nella popolazione a rischio sia un'APPLICAZIONE DI PROVATA EFFICACIA poichè la conseguente anticipazione del parto riduce del 29% la mortalità perinatale. Invece, APPLICAZIONI ANCORA IN CORSO DI VALIDAZIONE sono: a) il Doppler delle arterie uterine a 20-24 settimane per identificare le gravidanze a rischio di sviluppare successivamente patologia ipertensiva con una sensibilità che varia dal 60 all'80% , b) il Doppler fetale nel 3° trimestre, nel corso dell'esame della 30-32° W che valuta l'accrescimento fetale. In realtà gli studi di metaanalisi non sono stati ancora in grado di dimostrare una efficacia clinica di tale valutazione e c) il Doppler dei distretti intracardiaci e venosi nella patologia fetale. |
L'analisi velocimetrica di un vaso può essere quantitativa o qualitativa.
Analisi velocimetrica quantitativa dei vasi fetali Poichè la capacità di determinare volumetricamente il flusso ematico nei vasi fetali è condizionata dal calibro dei vasi e pertanto dalla esatta conoscenza di questo e poichè la misurazione della velocità è dipendente dall'angolo tra fascio di ultrasuoni e direzione del flusso (viene richiesto un angolo vicino allo zero) ci si rende conto della difficoltà della valutazione quantitativa il flusso ematico viene
calcolato con la formula |
VELOCIMETRIA QUANTITATIVA Doppler Shift (fd ) o variazione Doppler fd = 2
f v * cos
0 |
Pertanto, poichè la valutazione quantitativa risulta difficoltosa, si preferisce eseguire una determinazione qualitativa. |
Analisi velocimetrica qualitativa dei vasi fetali |
Gli apparecchi Doppler comunemente in uso, con una frequenza di campionamento variabile, analizzano in continua il Doppler Shift compiendo un'analisi spettrale. Il segnale viene digitalizzato mediante diversi algoritmi tra cui il più usato è la trasformata rapida di Fourier e riportato in funzione dell'asse dei tempi come Doppler Shift o come velocità sul monitor. |
Trasformata rapida di Fourier |
|
E' uno strumento di analisi
lineare di frequenza che consente una valutazione simultanea di tutte le
componenti di frequenza che costituiscono il segnale in arrivo dal vaso
indagato. |
Analisi velocimetrica qualitativa dei vasi fetali |
Utilizza indici angolo indipendenti: L'indice di pulsatilità è il meno immediato da determinare, poichè bisogna calcolare la velocità media, ma il software dell'ecografo permette la sua determinazione automatica. Si utilizza il PI poichè quando la velocità diastolica è azzerata o invertita, il rapporto S/D diviene uguale ad infinito, mentre RI uguale ad 1 non consente ulteriori quantificazioni. Pertanto, il PI viene utilizzato per i vasi fetali (dove la diastole può essere assente o negativa in condizioni patologiche) e il S/D o il RI sono utilizzati nei vasi materni dove la diastole è normalmente presente. |
Le due arterie ombelicali
convogliano circa il 40% della gittata cardiaca fetale alla placenta . Lo
studio dell'arteria ombelicale più che esprimere le condizioni fetali,
esprime la funzionalità placentare e quindi le condizioni degli scambi
materno-fetali. In condizioni fisiologiche la placenta presenta un'area di
bassa impedenza vascolare, permettendo un flusso ematico continuo
anterogrado attraverso il ciclo cardiaco. Tale flusso ematico
aumenta progressivamente per tutta la gravidanza, in rapporto alla
diminuzione delle resistenze placentari correlata all'ininterrotta
espansione dell'albero vascolare dei villi terziari. Di conseguenza,
gli indici velocimetrici diminuiscono con il progredire dell'età
gestazionale, soprattutto grazie all'aumento della velocità
diastolica. |
Arteria ombelicale | |
La morfologia dell'onda permette di analizzare l'impedenza al flusso, ovvero le resistenze vascolari presenti a valle del vaso indagato. La morfologia dell'onda dipende anche da eventi a monte come la contrattilità cardiaca, la frequenza cardiaca fetale, il preload, i movimenti respiratori fetali, l'elasticità dei vasi e la viscosità del sangue. L'onda velocimetrica è sovrapponibile fra le 2 art. ombel., il cui decorso a spirale giustifica la contemporanea registrazione di 2 flussi arteriosi con direzione inversa. |
|
Poichè il flusso ematico in diastole è perlopiù passivo, appena aumenta la resistenza placentare, il flusso in diastole dell'arteria ombelicale diminuisce. Quindi elevata impedenza placentare è correlata al basso o assente o anche invertito flusso ematico di fine diastole. |
|
|
La misurazione avviene tramite il campionamento da parte dell'operatore di una porzione di vaso. Il volume campione è quella porzione di vaso su cui viene posto il repere. Il volume campione deve essere compreso tra 2 e 4 mm poichè deve essere di dimensioni pressocchè sovrapponibili al vaso da studiare |
|
Non esistono sostanziali
differenze velocimetriche in funzione del punto del funicolo nel quale
avviene la campionatura Doppler; ciò si verifica solamente in
corrispondenza delle inserzioni, in quanto a livello addominale gli indici
sono più alti di quelli a livello placentare. |
|
Il color Doppler è un sistema a campionamento multiplo costituito da volumi campioni estremamente ravvicinati e distribuiti su tutto il campo di indagine bidimensionale. Il computer dell'apparecchio esegue l'analisi delle informazioni provenienti da ogni singolo volume campione. Queste informazioni vengono poi codificate in una scala di colori e sovrapposte all'immagine in scala di grigi dell'ecografia bidimensionale in tempo reale. Per convenzione, i flussi in avvicinamento al trasduttore sono rappresentati in rosso mentre quelli in allontanamento in blu. Il colore facilita il reperimento dell'arteria, ma il solo doppler pulsato appare sufficiente ad individuare l'arteria. Il colore risulta utile solo in caso di severo oligoamnios per rendere l'evidenziazione dei vasi più facile ed accurata. Poichè il funicolo ombelicale è facilmente reperibile, indipendentemente dallo strumento ecografico utilizzato (Doppler continuo, pulsato o colore), ciò ne ha fatto il primo distretto fetale indagato e giustifica la rilevante quantità di studi esistenti sulla circolazione ombelicale. |
ARTERIA OMBELICALE | |
caratteristiche generali |
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normale |
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anormale |
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valore |
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PI OMBELICALE ELEVATO |
TABELLE DEGLI INDICI VELOCIMETRICI |
Esiste la possibilità di
espressione numerica degli indici velocimetrici più usati. |
Flusso di fine diastole assente o invertito | |
Assenza o inversione della diastole sono associate ad elevata mortalità (dal 20 al 100%) e morbilità (100%) perinatali in genere osservabili in caso di gravi IUGR , ma anche in casi di malformazioni e anomalie cromosomiche. Per alcuni autori (Mandruzzato) l'assenza della diastole può essere monitorata nel tempo, fino a 27 gg., senza correre rilevanti rischi per la mortalità perinatale, che si può verificare tra 0 e 9 giorni, nel 63,6% dei casi di diastole invertita. |
|
Flusso di fine diastole assente o invertito | |
LA NECESSITA' DI UN INTERVENTO TEMPESTIVO E' DA CONSIDERARE SOLO DI FRONTE ALL'INVERSIONE DEL FLUSSO DIASTOLICO, SITUAZIONE DA TENERE DISTINTA DA QUELLA CON IL SEMPLICE AZZERAMENTO |
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cosa fare? |
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