ISSN 1080-3521
EDUCATIONAL SYNOPSES IN ANESTHESIOLOGY
and
CRITICAL CARE MEDICINE - Italia -
Il giornale Italiano online di anestesia Vol 5 No 6 Giugno 2000
Vincenzo Lanza, MDServizio di Anestesia e RianimazioneOspedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli Palermo, ItalyE-mail: lanza@mbox.unipa.it |
Keith J Ruskin, MDDepartment of Anesthesiology Yale University School of Medicine333 Cedar Street, New Haven, CT 06520 USAE-mail: ruskin@gasnet.med.yale.edu |
Copyright (C) 1997 Educational Synopses in Anesthesiology and Critical Care Medicine. All rights reserved. Questo rivista on-line può essere copiata e distribuita liberamente curando che venga distribuita integralmente, e che siano riportati fedelmente tutti gli autori ed il comitato editoriale. Informazioni sulla rivista sono riportate alla fine |
In questo numero:
1 La videoconferenza come strumento di miglioramento continuo di qualità in un servizio di Anestesia e Terapia Intensiva. (1^parte)
2 La videoconferenza come strumento di miglioramento continuo di qualità in un servizio di Anestesia e Terapia Intensiva. (2^parte)
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La videoconferenza come strumento di miglioramento continuo di qualità in un servizio di Anestesia e Terapia Intensiva. (1^parte)
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Vincenzo Lanza, Lelio Guglielmo
Servizio di Anestesia e Rianimazione - Ospedale Buccheri La Ferla - Palermo
lanza@unipa.it
leliobuc@tin.it
INTRODUZIONE
Il miglioramento continuo della qualità (CQI = continuous
quality improvement) in campo medico dipende anche dal miglioramento delle
conoscenze scientifiche del team medico. La forma più comune di aggiornamento
è quella delle riunioni scientifiche dello staff medico. Normalmente la
diffusione della comunicazione e delle informazioni non è sempre soddisfacente
e così capillare da raggiungere ogni singolo operatore (per es. impegnato in
quel momento in altre attività, etc.). I recenti progressi nella tecnologia dei
sistemi di videoconferenza e telecomunicazione, permettono oggi anche a piccoli
gruppi di lavoro di realizzare delle conferenze interattive con partecipanti a
distanza usando questi strumenti di comunicazione (1).
Infatti insegnamento teorico, pratica clinica e miglioramento della qualità
delle cure sono componenti essenziali del livello qualitativo raggiunto da un
dipartimento d’anestesia (1).
In generale dipartimenti d’anestesia e organizzazioni sanitarie che praticano
un programma continuo di miglioramento della qualità hanno di solito più
successo di pubblico nell’ambito delle strutture sanitarie (2). Un programma
efficace di innalzamento continuo della qualità (CQI) raccoglie dati dall’attività
quotidiana che vengono utilizzati come indici per eliminare i problemi che
sorgono nella cura del paziente, ponendosi obiettivi da raggiungere (3). Una
verifica periodica del raggiungimento degli obiettivi è un meccanismo
essenziale del CQI. L’aggiornamento professionale è di sicuro un strumento
basilare del CQI, poiché un operatore sanitario sempre aggiornato è più
disponibile ad accettare nuovi protocolli che vadano meglio incontro alle
necessità dei pazienti (4).
La videoconferenza può diventare uno strumento importante nel miglioramento della professionalità poiché può aumentare il numero di persone che usufruiscono delle riunioni di aggiornamento. Va, infatti, considerato che di solito non più del 30-40% dello staff prende parte alle riunioni interne d’aggiornamento. Questo fenomeno è da ascrivere, all’assenza dall’Ospedale (personale che ha avuto turni notturni, personale in ferie etc.) ed al fatto che anche il personale presente in Ospedale si trova in luoghi distanti dalla sala riunioni, e sebbene in grado di poter seguire la riunione non può abbandonare il luogo in cui trova (personale in sala risveglio, in terapia intensiva, etc.). La tecnica di videoconferenza è in grado di ovviare ad entrambi i problemi poiché registrando le riunioni di aggiornamento ne permette la visione al personale assente in un tempo differito, mentre la diffusione ad altri ambienti dell’Ospedale con l’uso di una rete, consente di raggiungere tutto il personale presente in Ospedale. I sistemi di videoconferenza utilizzati di solito sono molto costosi prevedono delle gestioni complesse o collegamenti con altre strutture. Sono in altre parole destinati a grosse strutture Ospedaliere-Universitarie, mentre proprio in piccole strutture con personale che è di solito al di fuori del circuito culturale, potrebbero essere di notevole aiuto nel promuovere l’aggiornamento e quindi il miglioramento della qualità. Verranno di seguito descritte le tecniche di videoconferenza diffuse in INTERNET ed i risultati ottenuti con la loro applicazione all’aggiornamento anestesiologico dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo in un programma di CQI.
1 La videoconferenza
La trasmissioni di immagini e suoni ha sempre rivestito un ruolo importante
nella medicina dell’area critica. Tuttavia la comunicazione in video e voce è
stata appannaggio di grosse organizzazioni , essendo necessario l’impiego di
mezzi televisivi molto costosi. Le tecnologie oggi esistenti, sviluppate in
funzione di Internet, consentono di impiegare tecniche di trasmissione di
immagine a prezzi molto contenuti e con strumenti di informatica personale. L’uso
della videoconferenza via computer ha quindi permesso un enorme passo avanti
della telemedicina, ossia della trasmissione a distanza di immagini e voce, che
consente per esempio ad un rianimatore di supportare interventi di primo
soccorso a grandi distanze.
Di particolare interesse è inoltre il "Telecommuting" tecnica che
consente di prendere il controllo del computer con cui si è collegati. Usando
programmi che consentono il "Telecommuting" è possibile usare i
programmi presenti sul computer remoto, trasmettere e ricevere il video del
computer (5).
1.1 La videoconferenza con l’uso di un computer
La trasmissione di un filmato di buona qualità da un computer ad un altro richiede velocità intorno ai 200 KBytes/sec., affinchè le immagini siano visualizzate con sufficiente definizione e velocità di movimento. Risulta, quindi, difficile comprendere come sia possibile trasmettere dei filmati utilizzando computer e linee telefoniche con velocità
decisamente più basse. In tab.1 sono elencate le velocità di trasmissione raggiungibili con le normali linee telefoniche.
Tab.1 - Velocità delle normali linee telefoniche espresse in Kilobits/sec.
Megabits/sec.
Tra parentesi l’equivalente in
KBytes/sec.
Tipo di dati | grandezza del file | Modem 28.8 KBPS | ISDN - 128 KBPS | DSL - 384 KBPS | DSL - 1.5 MBPS |
Video di 20 secondi di durata | 8Mb | 37 minuti | 8min 30sec | 2min 45sec | 43 secondi |
Linee analogiche con l’uso di modem:
28.8 (3.6) 33.6 (4.2) 56(7) Linea ISDN con l’uso di terminal adapter (modem digitale): 64 (8) 128 (16) |
Dai valori riportati in tabella si deduce, che solo riducendo o usando delle tecniche di compressione dei fotogrammi (frames) da inviare, si può utilizzare un collegamento telefonico per trasmettere immagini. Anche la trasmissione della voce necessita di tecnica di compressione. Infatti pochi minuti di conversazione registrate sotto forma di files audio (.wav) occupano MB di spazio. Complessivamente, quindi, per la videoconferenza sono impiegate tecniche di compressione video e audio
1.1.1 Compressione video
Le tecniche video utilizzano programmi in grado di comprimere la grandezza dei filmati agendo, oltre che su algoritmi di compressione simili allo "zipfile", principalmente su tre parametri: numero di frames per sec, grandezza del video, numero di colori.
fig.1 Una tipica immagine trasmessa in videoconferenza via INTERNET: 16 milioni di colori (24 bit), 97x73 pixel, occupa su disco 41.6 kilobytes. |
1.1.2 Compressione audio
La voce pone meno problemi per la sua trasmissione. Tuttavia un algoritmo di compressione è usato anche per la conversazione. Il più famoso e forse anche il più efficiente è il GSM (Global System for Mobile telecommunication), (6) nella recente versione 6.10. Questo algoritmo viene usato sulla rete telefonica omonima, che trasmette ad una velocità di 9600 bits/sec.. Un recente aggiornamento di questa tecnologia, basandosi su un protocollo standard di trasmissione, adottato da diversi programmi, chiamato H.323, permette anche una videoconferenza tra utenti che utilizzano programmi diversi. Utilizzando questo od altri compressori di suono simili, è possibile trasmettere un’accettabile qualità di voce anche con velocità molto basse.
1.2 Le attrezzature necessarie ad una videoconferenza via computer.
1.2.1 Il computer
Visto il largo uso di "compressioni" fatto dai programmi di videoconferenza, è indispensabile disporre almeno di un computer con microprocessore Pentium II 300 Mhz, con 64 MB di RAM., poiché il lavoro di tipo matematico, richiesto al microprocessore è notevole. Altro componente importante è la scheda video, che deve essere dotata di un buon acceleratore grafico e di almeno 8 MB di RAM. Al di sopra di questi valori non si ottiene un miglioramento critico, atteso che la trasmissione delle immagini avviene di solito attraverso le linee telefoniche con le limitazioni già esposte.
1.2.2 Scheda audio
Molta importanza riveste la scheda audio, le cui caratteristiche sono rappresentate soprattutto dalla possibilità di utilizzare software di compressione e di offrire una trasmissione "Full Duplex". Quest’ultima caratteristica è rappresentata dal far transitare la voce in arrivo su un canale differente, da quella in uscita. Si ottiene così la possibilità di parlare contemporaneamente all’interlocutore. E’ invece definita "Half Duplex" la trasmissione monocanale con possibilità di parlare od ascoltare. Le schede audio di ultima generazione sono fornite con un software "Full Duplex".
1.2.3 Telecamera
La parte video è quella che necessita di più risorse. Le soluzioni prospettabili devono prendere in considerazioni videocamere, che non sovraccarichino il lavoro del computer per la digitalizzazione delle immagini. Possono quindi essere usate due tipi di video camere: analogiche o digitali.
fig.2 Videocamera digitale per porta USB |
1.3 I programmi
I programmi usati per le videoconferenze sono largamente diffusi nel mondo INTERNET. Si possono distinguere programmi che consentono un’interattività tra gli utenti, ossia una modalità di connessione tra un utente ed un altro con caratteristiche simili ad un videotelefono ed un altro gruppo che consentono di supportare la connessione di più utenti ad una videoconferenza senza possibilità d’intervento ma solo in qualità di spettatori.
Per semplicità chiameremo i primi interattivi ed i secondi server di videoconferenza.
1.3.1 Programmi di videoconferenza interattivi
1.3.1.1 Programmi Multipunto
Sono programmi che consentono di far partecipare alla stessa videoconferenza diversi utenti. Il principio utilizzato prevede l’uso di un computer server che funzionando da "riflettore" riceva i dati inviati da più utenti e che sia in grado di ritrasmetterli agli utenti stessi. Utilizzando questa modalità l’utente si collega al computer "reflector", che conterrà la lista e le immagini degli utenti connessi in quel momento, consentendo di scegliere uno o più partecipanti con cui iniziare la videoconferenza (fig.3). Un esempio di questa modalità di videoconferenza è il programma "Cuseeme" (http://www.wpine.com. Il programma è MeetingPoint conference server (8)
fig.3 White Pine CU-SeeMe (CU) :Esempio di videoconferenza multipunto (con più di un partecipante). Il 100% di velocità è ottenuto usando il programma su una rete locale (INTRANET). |
1.3.1.2 Programmi " punto a punto"
Due utenti possono collegarsi con una connessione diretta tra i due computer e trasmettersi immagini e suoni. Diversi programmi sono disponibili in Internet per utilizzare una videoconferenza "punto a punto" i più usati sono Microsoft Netmeeting e CU-SeeMe
1.3.2 Server di videoconferenza.
L’interattività tra gli utenti non è sempre necessaria. In molti casi la videoconferenza è costituita dalla presentazione di un oratore cui assistono alcuni partecipanti senza che vi sia la necessità di un’interazione tra partecipanti ed oratore se non alla fine della presentazione per delle domande. E’ questo il caso delle presentazioni di carattere medico, per cui l’interattività tra relatore e partecipanti è limitata a poche domande alla fine della presentazione. Tuttavia in questi casi diviene importante far assistere quanti più partecipanti possibili, al fine di evitare la ripetizione delle relazioni. Sfruttando le tecniche già impiegate per i collegamenti in rete, in cui più computer possono prendere dati da un unico computer (server), lo stesso modello è stato impiegato per realizzare dei programmi server di videoconferenza. Il modello impiegato è esposto nella figura 4.
Fig.4. Schema d’uso di un server di videoconferenza. |
Il relatore (fig.4) utilizza un computer su cui sono installati la telecamera ed un scheda audio. Sullo stesso computer viene lanciato il programma che cattura le immagini e l’audio ed elabora una codifica di compressione (ENCODER). Il file elaborato viene quindi inviato in maniera continua e sincronizzata ad un altro computer su cui è in funzione il programma server di videoconferenza (streaming) che produce un file contenente video e voce, memorizzato sul disco fisso del computer stesso. I partecipanti si collegano al server di videoconferenza utilizzando un programma (DECODER) per leggere il file di streaming che è continuamente prodotto sul server. Analogamente a qualunque connessione tra un computer server e client la lettura dei file è sincronizzata sulle rispettive velocità per evitare interruzioni nel trasferimento dei dati, che in questo caso interromperebbero la visone della videoconferenza.
I programmi più diffusi in INTERNET, di cui sono scaricabili delle versioni gratuite, sono Microsoft Windows Media Tools e Real Network Tools
1.3.2.1 Microsoft Windows Media Tools (fig.5)
Fig.5 Microsoft Windows Media Tools software
Il set per la videoconferenza della microsoft prevede l’uso di tre programmi (10):
Il programma ENCODER e server possono essere utilizzati sullo stesso computer. Tuttavia è necessario utilizzare un computer con almeno 128 MB di RAM ,processore Pentium III 450 e sistema operativo Windows NT o 2000.
1.3.2.2 Real Network Tools (fig.6) (11)
Fig.6
Strumenti di videoconferenza della RealNetworks company
I programmi della Real comprendono:
Note bibliografiche
1. Hinkle AJ: What you need to know about total Quality Management techniques. ASA refresher courses 24:111-126,1996
2. Lubarky DA: Using an anesthesia information management system as a cost containment tool. Anesthesiology :86,1161-9 1997.
3. Nolan TW,Provost LP: Understanding variation. Quality progress ,May 1990
4. Grant J, Stanton F. The effectiveness of continuing professional development. Joint Centre for Education in Medicine, 1998:21-24
5. Remote Computing White Papers http://www.symantec.com/ibm/can.html/eng/product/pcanywhere/remotecomm.html
6. GSM (Global System for Mobile Telecommunications) http://kbs.cs.tu-berlin.de/~jutta/toast.html
7. Digital cameras (http://www.logitech.com/
8. Videoconferencing software "Cu-seeme" http://www.wpine.com/Products/index.html
9. Videoconferencing software "Netmeeting" http://www.microsoft.com/windows/netmeeting/
10. Microsoft Windows Media Tools http://www.microsoft.com/windows/windowsmedia/EN/default.asp
11. RealNetworkss Tools http://www.realnetworks.com/